Le peggiori inondazioni degli ultimi 60 anni nella Repubblica Democratica del Congo hanno reso più di 2 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria, di cui quasi il 60% sono bambini, secondo l’UNICEF. Le acque alluvionali hanno distrutto o danneggiato circa 100.000 abitazioni, 1.325 scuole e 267 strutture sanitarie. Le colture nei campi sommersi hanno deteriorato la prospettiva di carenze alimentari.
Con il 40% dei casi di colera riscontrati nelle aree inondate o a rischio di inondazione, l’UNICEF sta intensificando gli sforzi per sostenere il piano di risposta del governo congolese con un finanziamento iniziale di 700.000 dollari, ma sono necessari complessivamente 9 milioni di dollari. Ulteriori piogge aumentano il rischio di diffusione del colera da aree endemiche attraverso il fiume Congo a centri urbani come Kisangani e Kinshasa.
Nel 2017, una situazione simile ha causato un’epidemia nazionale di colera con quasi 55.000 casi e oltre 1.100 morti. Nel 2023, la RDC ha registrato oltre 52.400 casi di colera e 462 decessi, rappresentando l’80% di tutti i casi nell’Africa occidentale e centrale secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. (Fonte ANSA)
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