Morti sul lavoro. Paolo Capone, Leader UGL: “Una strage che va fermata con ogni mezzo”

“Un’altra vittima sul lavoro. Ieri in provincia di Torino, oggi in provincia di Treviso. Quasi ogni giorno in Italia, una famiglia viene distrutta dal dolore immenso di una perdita che poteva e doveva essere evitata. A Riese Pio X ha perso la vita, per cause ancora in corso di accertamento, un operaio di 72 anni. Sarebbe stato travolto e ucciso da un muletto mentre lo stava manovrando. Le cosiddette morti bianche sono, nel nostro Paese, una strage che va fermata e non possiamo più permetterci di parlare di fatalità. L’UGL si batte da anni per introdurre regole più severe e maggiori controlli sui luoghi di lavoro. Serve costruire un sistema che garantisca maggiori tutele ai lavoratori.

In questo senso, riteniamo prioritario anche investire nella formazione dei lavoratori e nell’educazione alla sicurezza, a partire dalla scuola. E’ fondamentale mantenere alta la guardia perché, è evidente, la mancata garanzia della sicurezza sul lavoro è diventata una vera e propria emergenza nazionale. Servono misure efficaci e tempestive affinché simili tragedie non si ripetano”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta, Paolo Capone, Segretario Generale UGL, e Luciano Conforti, Segretario Regionale UGL Veneto, in merito all’incidente mortale sul lavoro avvenuto in provincia di Treviso.

Comunicato Stampa

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