(DIRE) Roma, 7 feb. – Nel ddl Nordio in materia di giustizia “ci sono tante norme, invece ci si è soffermati solo sull’abuso di ufficio, perchè è il ‘tema dei temi’. Ora vi do la mia posizione: io credo che la scelta sia stata la più equilibrata e ribadisco la mia posizione: che rischi ce ne sono, ma sarebbe stato più rischioso lasciare la norma così com’è”.
Lo dice la relatrice del ddl Nordio, Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia in Senato, nella sua replica in Aula al termine della discussione generale sul provvedimento in materia di modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militar. Bongiorno premette: “Anche io ho in qualche modo espresso perplessità sul fatto che abrogando l’abuso di ufficio ci possano essere dei pm che pur di indagare contestano dei reati più gravi come la corruzione.
Ho detto anche che ci sono vuoti di tutela possibili, ma attenzione. In Commissione abbiamo fatto una serie di audizioni e non c’è stato un audito che abbia detto che la norma va bene così com’è. Allora cosa avevamo come alternativa davanti? O non fare nulla e lasciare una norma che anche gli amministratori del Pd dicevano che non andava bene, oppure abrogarla e aprire un tavolo che rivedesse anche gli altri reati della Pa eventualmente per colmare lacune.
Questa era l’opzione che avevamo davanti. Ma la domanda ora è: esiste una nuova idea di abuso di ufficio? C’è qualcuno in quest’aula che ha un tecnico che ci dà questa formula vincente? Perchè io sono stata la prima ad aver detto in tutti i miei interventi: effettivamente qualcosa serve. Ma se nessuno ha questa idea geniale, era corretto lasciare una norma che non va? Un reato che non va? Un reato che non va è un reato che va abrogato. Quindi la scelta è stata una scelta corretta”. (Mar/ Dire) 11:57 07-02-24