Via libera del Garante Privacy allo schema di decreto del Ministero della Giustizia riguardante i requisiti tecnici per la gestione dei dati personali raccolti dalle infrastrutture digitali centralizzate per le intercettazioni. L’Autorità ha però chiesto che venissero implementate ulteriori misure a tutela delle persone coinvolte nelle attività di captazione.
Le infrastrutture digitali centralizzate o “interdistrettuali” sono state istituite nell’agosto scorso e sono destinate non solo a ospitare il relativo archivio, ma anche a consentire la realizzazione delle operazioni captative. La loro creazione – pur conservando in capo al Procuratore l’autonoma direzione (e quindi anche la responsabilità) delle operazioni – mira ad assicurare, in particolare, più elevati e uniformi livelli di sicurezza ed efficienza nelle attività di intercettazione.
Lo schema dell’odierno decreto attuativo sottoposto al Garante definisce dunque i requisiti per la memorizzazione e la trasmissione da parte della Polizia giudiziaria al Pubblico ministero di registrazioni e verbali, al fine di assicurarne l’autenticità, l’integrità e la riservatezza.
Considerata la rilevanza quantitativa e qualitativa delle informazioni personali trattate, nel dare il proprio parere favorevole il Garante ha però indicato alcune misure tecniche ed organizzative che dovranno essere integrate per rafforzare le garanzie di sicurezza e trasparenza. In particolare le norme dovranno prevedere procedure di autenticazione a più fattori per l’accesso alle infrastrutture digitali, meccanismi di tracciamento delle operazioni effettuate e alert per segnalare eventuali anomalie.
Tali misure dovranno essere riesaminate e aggiornate periodicamente, sulla base di una valutazione di impatto che il Ministero della Giustizia dovrà trasmettere al Garante, in modo da garantire un livello di sicurezza adeguato ai potenziali rischi.
Il decreto dovrà anche specificare il ruolo assunto dal Ministero della Giustizia in merito alla gestione e manutenzione dei sistemi di collegamento digitale e alla definizione dei profili di autorizzazione per accedere all’archivio delle intercettazioni.
Comunicato Stampa Garante per la protezione dei dati personali