(DIRE) Roma, 31 Gen. – La ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, e la Segretaria di Stato della Svizzera per l’Educazione, la ricerca e l’innovazione, Martina Hirayama, hanno inaugurato oggi a Roma la riunione della Commissione mista scientifica italo-svizzera. L’organismo, composto dai rappresentanti dei ministeri della ricerca dei due Paesi e dei principali enti di ricerca, ha il compito di redigere i programmi pluriennali e stabilire i settori prioritari e le modalità pratiche della cooperazione scientifica e tecnologica. Il ministro Bernini ha evidenziato come, all’interno di un solido sistema di relazioni bilaterali, la collaborazione accademica e scientifica con la Svizzera sia intensa e di eccellente qualità.
Durante l’incontro, la titolare del MUR ha presentato l’aggiornamento del sistema della ricerca italiana, che conta su 5 nuovi centri nazionali realizzati nell’ambito del Pnrr e riguardanti le priorità strategiche dell’High-Performance Computing, i Big Data e Quantum Computing, l’Agri-Tech, la Mobilità sostenibile, la Biodiversità e la Terapia genica e farmaci basati sulla tecnologia RNA. A questi si aggiungono 11 ecosistemi regionali dell’innovazione, 33 infrastrutture di ricerca e 24 infrastrutture di innovazione tecnologica, che integrano il già avanzato sistema italiano, di cui fanno parte gli enti di ricerca, il Cnr e la comunità accademica. L’apparato italiano, all’avanguardia mondiale in moltissimi campi, rappresenta uno straordinario complesso che ospita numerose collaborazioni e cooperazioni internazionali. All’interno di questo quadro, la Svizzera rappresenta un partner strategico. Da evidenziare anche la cooperazione interuniversitaria, che ha raggiunto livelli molto avanzati. Solo negli ultimi anni, le università italiane e svizzere hanno firmato circa 40 accordi e nel 2023 l’Italia ha ospitato oltre 1.000 studenti svizzeri. (Com/Adi/ Dire) 16:22 31-01-24
