(DIRE) Roma, 23 Gen. – “Da una nostra analisi sulla mobilità sanitaria risulta che abbiamo un’Italia spaccata in due: quasi 4,3 miliardi di denaro pubblico che scorre dalle regioni meridionali a quelle settentrionali e le regioni meridionali si trovano dunque in grande affanno. Nell’adempimento ai Livelli essenziali delle prestazioni, ovvero quelli che le regioni sono tenute a erogare gratuitamente o dietro pagamento del ticket, solo 14 regioni sono adempienti e, di queste, solo tre, l’Abruzzo, la Puglia e la Basilicata, sono al sud. Dunque, più di metà del Paese non è in grado di esigere nemmeno le prestazioni essenziali”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ospite di ‘Unomattina’, contenitore di Rai1.
“È evidente- ha concluso- che l’equilibrio pubblico-privato sia qualcosa di molto delicato, perché quando il pubblico arretra, inevitabilmente il privato avanza: ci vuole una sana politica di integrazione del privato, che non sempre riesce a essere integrativo perché spesso si prende più spazi di quelli che gli spettano e, inevitabilmente, questo fa sì che la pseudo privatizzazione del Servizio sanitario nazionale vada avanti senza che noi ce ne accorgiamo”. (Fde/Dire) 09:20 23-01-24