La Polizia di Stato di Modena ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di 57 anni per porto di armi od oggetti atti ad offendere nonché per violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
L’uomo, fingendosi un avvocato, aveva richiesto informazioni presso un’abitazione di zona Buon Pastore circa la presenza di un fabbro nei dintorni ma grazie alla prontezza della proprietaria di casa, non è riuscito nel suo intento. La donna, infatti, insospettita dagli atteggiamenti del 57enne e dal contenuto della sua borsa, prontamente ha segnalato l’accaduto al numero 112NUE che ha subito inviato una pattuglia sul posto.
Dopo un’attenta ricerca, gli operatori, grazie ad una foto scattata all’uomo dalla richiedente nell’atto di allontanarsi dall’abitazione, hanno fermato e sottoposto ad immediato controllo quest’ultimo in Largo Garibaldi.
Accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti, il cittadino italiano, risultato essere già noto alla Polizia per aver commesso reati di truffa ad anziani, è stato trovato in possesso anche di un coltello. Nei confronti dell’indagato è stata avviata l’istruttoria a cura della Divisione Anticrimine per l’adozione delle previste misure di prevenzione.
La Polizia di Stato raccomanda di rivolgersi sempre al numero di emergenza, per evitare che malintenzionati possano confondere e truffare altre vittime.
L’invito è rivolto a chi riceve telefonate o visite sospette da parte di individui che si spacciano per appartenenti alle FF.OO e chiedono di effettuare verifiche finalizzate a manutenzioni all’interno delle abitazioni o al possesso di oggetti e/o beni di valore. Talvolta gli stessi intercettano per strada le potenziali vittime accreditandosi con racconti fantasiosi, spendendo nomi e circostanze effettivamente riconducibili al vissuto delle vittime stesse, peraltro, la collaborazione va indirizzata anche a condomini, vicini di casa ed esercenti ed a chiunque dovesse rilevare movimenti degni di nota.
La Sala Operativa della Questura è sempre pronta a ricevere segnalazioni, dare assistenza al chiamante, e ad attivare gli uffici investigativi per i conseguenti approfondimenti, come avvenuto in ultimo negli scorsi giorni.
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/it/Modena/articolo/119865af834da39bd487454911