Il bambino era in vacanza con i genitori
La terrificante vicenda è avvenuta alle quattro del pomeriggio di lunedì 15 gennaio, nel corso dell’esperienza “Walking with sharks” offerta dal resort ai suoi ospiti. Il bambino di 10 anni, originario dello stato americano del Maryland, era stato attirato dalla pubblicità “Walking with sharks” sul sito del resort di lusso dove alloggiava con i genitori: “facile e divertente”, così veniva descritta la nuotata con gli squali, offerta da A.R., un complesso alberghiero composto da hotel, casinò e parchi acquatici a Paradise Island, nelle Bahamas. L’“avventura” prevedeva che i turisti indossassero una muta e un’attrezzatura subacquea e si immergessero nella piscina dell’hotel per vivere un’esperienza mozzafiato accanto agli animali più spaventosi dell’oceano.
Sul sito, veniva raccontata in questo modo: “Utilizzando caschi di vetro trasparente all’avanguardia, gli ospiti del resort possono camminare sul fondo dell’esposizione degli squali e ritrovarsi faccia a faccia con i guardiani del mondo perduto di Atlantide. Non è necessaria alcuna esperienza di nuoto.” La pubblicità è stata adesso eliminata. Il ragazzo è stato portato in ospedale; le sue condizioni sono stabili. La polizia ha avviato un’indagine per chiarire lo svolgimento dei fatti. Purtroppo, però, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è andato tutto come sperato.
Comunicato Stampa “Sportello dei Diritti”