“La riforma del Reddito di Cittadinanza era una priorità del Governo Meloni e l’UGL è soddisfatto che sia stata rispettata. Crediamo che il nuovo strumento di lotta alla povertà, l’assegno di inclusione, sia un modo più efficace per sostenere i più fragili e al contempo innescare un meccanismo di crescita e sviluppo della società e dell’economia del Paese.
L’UGL ritiene infatti che il RdC abbia avuto un ruolo importante nel sostenere le persone in difficoltà, ma al contempo abbia fallito nello scopo, non secondario, di avviamento al lavoro.
L’assegno di inclusione, come spiegato dall’esecutivo, non vuole essere una misura meramente assistenziale ma riconosce la dignità e le potenzialità del lavoratore.
Per questo motivo, riteniamo che anche le famiglie italiane, duramente colpite dalla spirale inflazionistica, potranno beneficiare del nuovo strumento. Siamo fiduciosi che l’assegno di inclusione favorisca inoltre un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa anche in ottica di maggiore confronto tra domanda e offerta di lavoro e richiesta di nuove competenze”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario generale dell’UGL, in merito all’avvio delle domande per l’Assegno di inclusione