“Condividiamo e sosteniamo appello lanciato da industrie culturali”
(DIRE) Roma, 4 Dic. – “Condividiamo e sosteniamo l’appello lanciato dalle industrie culturali e creative, dagli autori e dagli artisti sulla regolamentazione europea sull’intelligenza artificiale con l’IA Act”. È quanto dichiara in una nota il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi. “L’intelligenza artificiale, infatti, porta con sé tutta una serie di complessi interrogativi. Per la prima volta nella storia dell’umanità ci troviamo di fronte a una tecnologia che non nasce al servizio esclusivo dell’uomo ma potenzialmente in sua sostituzione. Ritengo che finirà per entrare in tutti gli aspetti delle nostre vite. Certo potrà essere un’opportunità per le industrie culturali, musicali e creative. Deve però essere regolamentata per garantire la massima tutela dei diritti fondamentali delle persone e delle imprese. Servono norme chiare ed efficaci, come ha ribadito più volte il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il Governo si sta impegnando molto su questo fronte, con una partecipazione attiva alla stesura della proposta in sede europea del regolamento sull’intelligenza artificiale. L’Italia gestirà inoltre il prossimo G7 dove l’intelligenza artificiale costituirà uno degli argomenti centrali. Possiamo giocare una partita fondamentale con una proposta di regole chiare sulla trasparenza e la protezione dei dati. Una volta fissati i paletti fondamentali possiamo finalmente guardare all’intelligenza artificiale come a un’occasione importante”, aggiunge Mazzi. “Nel settore musicale, ad esempio, sono aperte due questioni sull’argomento dell’AI generativa: regolamentare l’uso dei diritti delle opere degli artisti utilizzate per l’addestramento dei modelli, ciascun individuo ha infatti il diritto di autorizzare l’utilizzo della propria immagine, voce e connotati, e tutelare il concetto di diritto d’autore solo quando appartiene alla creatività umana. Non avremmo mai potuto ascoltare infatti un capolavoro come ‘Now and Then’ di John Lennon completata postuma con l’uso delle nuove tecnologie”, conclude. (Com/Red/ Dire) 15:38 04-12-23