L’Associazione BIESSE rappresentata da Bruna Siviglia nella giornata di domenica 19 novembre ha trascorso una giornata alla scoperta del territorio e del buon cibo recandosi in gita a Ciminà piccolo paesino della Locride ai piedi del Monte Tre Pizzi, oggi Geosito del Parco nazionale D’Aspromonte, dove è stata lietamente accolta dal Sindaco Giovanni Mangiameli.
I soci dell’associazione no profit hanno visitato, sotto la guida del socio Antonio Paolillo (Tecnologo Alimentare) le aziende del territorio scoprendo e gustando i prodotti agroalimentari che si producono sul luogo. Dopo una breve illustrazione dei metodi di raccolta delle olive i soci si sono recati presso l’azienda Sant’Orsola leader internazionale nella commercializzazione dei piccoli frutti di bosco.
Ad accogliere i partecipanti alla gita è stato Filippo Zucco rappresentante legale di una delle cooperative che coltivano le piccole bacche tra cui lampone, more, mirtillo, fragola, ribes rosso. Interessante l’aspetto agronomico di coltivazione dell’Azienda che vede l’impiego di un sistema idroponico metodo che consente agli agricoltori di coltivare piante in stretta vicinanza l’una dall’altra riducendo la necessità di terra e promuovendo una maggiore biodiversità.
Il percorso ha portato, poi, i soci a scoprire ed assaporare il formaggio tipico e simbolo di Ciminà: il Caciocavallo. Qui il socio Tecnologo Alimentare, di cui è autore anche di un libro, ha evidenziato i metodi di produzione e una guida all’assaggio per scoprire le qualità organolettiche di uno dei prodotti caseari che più rappresenta Ciminà oltre i confini italiani.
Spazio anche alla cultura con la visita presso le Chiese del paese tra cui la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù e Maria Ss Addolorata e la chiesa di San Nicola di Bari risalente al 1676 patrono della Paese. Spostandoci dal versante Jonico a quello Tirrenico, la gita si è conclusa con un momento di forte spiritualità partecipando alla Santa Messa presso la Chiesa Maria rifugio delle anime a Paravati (VV).
Chiesa voluta espressamente dalla Madonna per mezzo di Natuzza Evolo conosciuta, ormai, in tutto il mondo come Mamma Natuzza. Dopo una breve sosta di preghiera difronte la tomba della mistica di Paravati si è fatto rientro insieme ai soci CalabGo con cui si è condivisa questa bellissima ed entusiasmante esperienza.