Donne. In Veneto 60 femminicidi dal 1999, già sette nel 2023

(DIRE) Venezia, 24 nov. – Sono oltre 60 i femminicidi avvenuti nel Veneto dal 1999. Sette solo nel 2023. L’ultimo è quello della “dolorosa tragedia di Giulia Cecchettin, una giovane e brillante donna che avrebbe dovuto laurearsi e purtroppo ha trovato la morte per mano di un suo coetaneo, un ex che non riusciva ad accettare la fine della relazione”. Mette in fila i numeri fino al caso di Giulia Sonia Brescacin (Lega-Liga Veneta), presidente della commissione Sanità in Regione, proprio perchè la “terribile vicenda di Giulia ci riporta alla mente molte altre storie, con dinamiche simili e che impongono una riflessione su quanto sia ancora opportuno e doveroso mettere in campo per contrastare il fenomeno dei femminicidi e della violenza di genere”. Brescacin riepiloga le ultime decisioni nazionali per rafforzare la protezione delle vittime di violenza con misure preventive e il potenziamento delle misure cautelari, l’anticipazione della tutela penale.

Ma anche per la certezza dei tempi dei procedimenti relativi a reati di violenza di genere, di violenza domestica. Poi i corsi curricolari ed extracurricolari, le campagne comunicative. C’è il numero nazionale di emergenza 1522, gratuito e sempre attivo, funziona la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio. “Ma la diffusione del fenomeno, che si manifesta nelle modalità più violente e tragiche in alcuni casi, e che molte altre volte, anche sottotraccia, si sviluppa attraverso forme di soggezione e violenza psicologica talvolta difficili da riconoscere da parte della stessa vittima” richiede “l’aiuto e l’impegno di tutti, della famiglia, della rete amicale, di professionisti, delle Forze dell’ordine e di servizi dedicati, della comunità intera. C’è bisogno sempre più di parlarne e sollecitare un cambiamento di pensiero. Partendo dall’educazione di ragazzi e ragazze, in famiglia e a scuola”, sprona Brescacin. (Red/ Dire) 11:18 24-11-23

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