(DIRE) Bologna, 21 nov – Per ora ci sono 885 accessi alla piattaforma Sfinge, attiva dal 15 novembre, per le domande di risarcimento da parte degli alluvionati. Ma la Regione lancia l’allarme: molti cittadini della Romagna colpita a maggio potrebbero non fare nemmeno domanda, visto che non saranno risarciti i mobili, gli elettrodomestici e altri beni. E’ la vicepresidente Irene Priolo ad esprimere nuovamente “preoccupazione perché non sono previsti i beni mobili” tra i beni risarcibili. E lo fa in Assemblea legislativa, alla presenza del generale Paolo Francesco Figliuolo, commissario per la ricostruzione. “Diverse famiglie- sottolinea Priolo- non faranno nemmeno domanda in mancanza di certezze, invece dobbiamo fare in modo che tutti la facciano”. Altrettanta preoccupazione Priolo esprime per il futuro della ricostruzione quando il prossimo anno scadrà il mandato del commissario. “Non possiamo tornare a luglio 2024 all’ordinarieta’”, sottolinea.
Altro punto critico segnalato da Priolo, oltre ai fondi che ad oggi mancano all’appello per completare la ricostruzione, anche le difficoltà di reclutamento dei circa 200 addetti in più messi a disposizione per gli enti locali. Infatti, le “procedure attuate probabilmente non ci consentiranno di mettere in campo queste risorse umane e inoltre non e’ possibile per la Regione assumere nessuna risorsa”. Quella in corso da maggio e’ la “gestione complessa di un evento importante che ancora stiamo analizzando”, ha premesso Priolo ricordando nella sua relazione introduttiva i numeri record dell’emergenza e i provvedimenti emessi per affrontarla, dai primi atti della Regione alle ordinanze emesse da Figliuolo. “Stiamo facendo cantieri per più di 200 milioni di euro e ne attiveremo altri, per 360 milioni di euro- ricorda la numero due di Stefano Bonaccini- e’ una mole senza precedenti di cantieri che stiamo portando avanti contemporaneamente”. (Red/ Dire) 10:14 21-11-23