Storia di Natuzza Evolo di Pino Nano e Maurizio Pizzuto Regia di Simone Rubin
Basilica dei Santi Vitale e Compagni Martiri in Fovea Via Nazionale 194/b Roma
Questo non è un racconto religioso. Questo è l’incipit di una riflessione che va oltre le barriere della fede; una narrazione che avvolge il pubblico in un viaggio emozionante, offrendo spunti di riflessione su temi fondamentali che riguardano l’umanità nel suo insieme.
Risuoneranno nella mente degli spettatori tematiche universali come l’amore, l’empatia e la compassione, la ricerca di significato e il confronto con il mistero dell’esistenza, incoraggiando il pubblico a esplorare il proprio senso di significato, ad approfondire i valori fondamentali e a riflettere sul proprio percorso.
Attraverso la potenza evocativa delle immagini e delle parole di chi l’ha conosciuta, cercheremo di far rivivere al pubblico le emozioni che animano questi luoghi e queste persone. Vogliamo suscitare l’ammirazione e la riflessione, mostrando come una donna semplice possa toccare le vite di molti e riunire una comunità.
Vogliamo porre degli interrogativi profondi. Sarà un’esperienza, un viaggio cinematografico indimenticabile che coinvolgerà la ragione e il cuore dello spettatore. Attraverso un intreccio di immagini, suoni e narrazione di fatti reali, speriamo di far emergere la profonda umanità di Natuzza, le sue sfide e le contraddizioni che avvolgono la sua figura, di generare una riflessione sulla eredità di Natuzza e sul suo impatto duraturo nella vita delle persone e di una comunità
SINOSSI BREVE
Raccontava di parlare con l’angelo custode di chiunque le si avvicinasse e, in occasione di ogni Settimana Santa, viveva anche il grande mistero delle stimmate, i segni della Passione di Cristo. Natuzza Evolo, nata nel 1924 a Paravati di Mileto in Calabria, è oggi sotto la lente del Vaticano. Le emografie lasciate dalle stimmate su fazzoletti e stoffe, la sua capacità di comunicare con i morti e le testimonianze che le attribuiscono il dono della bilocazione sono attentamente soppesate per il processo di beatificazione.
Il docufilm ripercorre gli eventi principali della vita della Evolo, mostrando i luoghi che ha abitato e dando voce ad alcune delle persone che hanno vissuto da vicino i misteri di questa figura. La sua casa, che per anni ha ospitato un avvicendarsi ininterrotto di pellegrini, artisti, intellettuali e giornalisti; il Duomo di Mileto, da lei frequentato, e la chiesa “Cuore immacolato di Maria rifugio delle anime”, che lei sosteneva esserle stata mostrata dalla Vergine Maria durante un’apparizione. Questi luoghi fanno da contrasto al viaggio nella Calabria dei paesini rurali sospesi nel tempo.