Un ulteriore ospedale da campo dell’esercito sarà inviato nei prossimi giorni
(DIRE) Roma, 8 Nov. – Salperà stasera, dal Porto di Civitavecchia, la Nave Vulcano diretta a Cipro per portare assistenza sanitaria e primo soccorso ai palestinesi coinvolti nel conflitto in Medio Oriente. La nave, che ha due anni di vita, è un hub sanitario in mare dotato di un ospedale Role 2 con ambulatori, strumenti diagnostici e sale operatorie, e garantirà il trasporto di ulteriore materiale di prima necessità e medicinali.
Grazie al Ponte di volo con hangar di cui è dotata, la nave-pronto soccorso potrà accogliere i pazienti che arriveranno in elicottero per un primo intervento salva vita. Dopo le prime cure, i pazienti saranno poi trasferirli negli ospedali di terra, ma il meccanismo di coordinamento è ancora in fase di definizione. A Cipro, dove arriverà tra due-tre giorni di navigazione, la nave Vulcano si ricongiungerà alle navi italiane già presenti nell’area (‘San Giusto’, ‘Fasan’, ‘Margottini’ e ‘Thaon di Revel’) attualmente impegnate nell’Operazione ‘Mediterraneo sicuro’. Oltre 170 i marinai a bordo, di cui circa 30 impiegati nella struttura sanitaria, incluse due infermiere volontarie della Croce Rossa.
In una seconda fase, terminate le fasi di pianificazione e approntamento, lo Stato Maggiore della Difesa provvederà a inviare nell’area, con un volo militare, personale sanitario interforze (cioè anche dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei Carabinieri): 3 anestesisti, 2 chirurghi, 1 ortopedico, 8 infermieri di area critica/rianimazione, 3 infermieri strumentisti, 8 infermieri, 1 tecnico di radiologia e 2 biologi. “La nave è in grado di fornire assistenza sanitaria ed è in grado di salvare vite. Può fare rifornimenti in mare ed è in grado di assicurare una sussistenza anche di piccole cittadine per produzione elettrica e fornitura di acqua”, ha spiegato il Capitano di Vascello Lorenzo Bonicelli della Vite ai giornalisti che hanno avuto la possibilità di visitare la nave poco prima della partenza.
“L’Italia sta già facendo la sua parte e continuerà a farla ogni giorno per aiutare la popolazione civile palestinese, che è incolpevole della guerra in corso e che nulla c’entra o ha responsabilità con i terroristi di Hamas che hanno compiuto gli eccidi del 7 ottobre scorso e che, giustamente, Israele sta combattendo nel tentativo di estirpare in via definitiva una organizzazione terroristica e disumana- ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, commentando la partenza della nave.
Come promesso, e con grande orgoglio, l’Italia, in brevissimo tempo, ha approntato ‘Nave Vulcano’ della Marina Militare, dotata di un ospedale Role 2 mentre nei prossimi giorni partirà anche un ospedale da campo dell’Esercito: un segno concreto degli aiuti umanitari che sta inviando nella striscia di Gaza il nostro Paese. Strutture e mezzi che, appena saranno giunti nell’area, verranno messi a disposizione anche per il personale medico e sanitario di tutti i Paesi – occidentali o arabi che siano – che vorranno collaborare con noi in questa azione umanitaria che per noi è un preciso dovere morale prima ancora che politico.
È inoltre necessario, è nostro preciso compito, oggi più che mai, instaurare dei rapporti e dei colloqui diplomatici, oltre che umanitari, e una collaborazione trasversale con tutti gli attori presenti nella regione mediorientale, in particolar modo con i Paesi arabi, e individuare, a tutti i costi, una de-escalation delle tensioni e del conflitto. In questo momento il Ministero della Difesa e il Ministero degli Esteri sono al lavoro per estendere anche ad altri paesi la partecipazione a questa operazione umanitaria affinché ci possa essere la massima condivisione di questa operazione senza precedenti”. Il Comando Operativo di Vertice Interforze sta predisponendo contemporaneamente anche lo schieramento, in un luogo in via di definizione, di un ospedale da campo dell’Esercito con capacità di “Role 2”.
Questo, che è costituito in diversi moduli operativi, potrà essere interconnesso con eventuali strutture di altri paesi. In entrambe le strutture sanitarie, insieme alle Forze Armate italiane, potrà essere impiegato anche personale medico e sanitario di altri Paesi e delle Organizzazioni Internazionali che vorranno partecipare a questa missione umanitaria a favore della popolazione civile palestinese, ha sottolineato la Difesa.
La capacità della nave Vulcano non si limita all’aspetto sanitario, perché è in grado di rifornire gasolio, cherosene e acqua. Ed è in grado di generare energia in esubero rispetto alle necessità della nave. Strutturata per lavorare 30 giorni consecutivi in mare, Vulcano ha in totale 18 posti letto divisi per tipologia, ma la sua funzione principale è quella di intervenire in primo soccorso, stabilizzare il paziente, e affidarlo poi agli ospedali sul territorio. (Red/ Dire) 19:11 08-11-23