Israele denuncia 2 aggressioni a Gerusalemme, Blinken va in Turchia
(DIRE) Roma, 6 Nov. – Gli intensi bombardamenti aerei dell’esercito israeliano su Gaza della notte scorsa hanno causato almeno 200 morti, stando a quanto riferisce il ministero della Salute della Striscia, governata dal movimento politico-militare Hamas. Secondo le autorità, il bilancio potrebbe non essere completo, in quanto fa riferimento solo alle vittime di Gaza City e di alcune località nel nord dell’enclave palestinese. Ciò porta il bilancio delle vittime registrate dall’offensiva israeliana a sfiorare le 10mila persone.
Le Nazioni Unite invece denunciano di aver perso ad oggi 88 membri del loro staff, un record “mai visto prima” per l’organizzazione, abitualmente impegnata in teatri di conflitto. La testata Middle East Eye cita la testimonianza di Ghassan Abu Sitta, medico britannico di origini palestinesi, secondo cui all’ospedale Al-Shifa da stamani sono arrivati i corpi di 500 vittime trasportate dal capo profughi di Al-Shati, che si trova sulla costa. Fonti dal terreno rilanciate dalla stampa internazionale riefriscono di cadaveri ammassati lungo le strade, mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie degli edifici distrutti, anche a mani nude, alla ricerca dei sopravvissuti.
Vittime si contano però anche fuori dalla Striscia: il ministro della Sanità dell’Autoritàa nazionale palestinese ha denunciato l’uccisione da parte dei militari israeliani di due civili palestinesi, uno a Hebron e l’altro a Gerusalemme Est.
La polizia israeliana ha confermato l’uccisione di un ragazzo palestinese di 16 anni a Gerusalemme Est, spiegando che l’adolescente avrebbe aggredito con un coltello due agenti, uno dei quali ha riportato ferite.
Nel sud del Libano invece un raid israeliano nella serata di ieri contro i miliziani del gruppo armato Hezbollah è costato la vita a quattro donne: secondo i media locali si tratta della sorella del giornalista radiofonico Samir Ayoub e delle tre nipotine di 10, 12 e 14 anni, colpite mentre viaggiavano in auto tra le località di Ainata e Aitaroun.
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha parlato di “crimine orribile compiuto da israele” e riferito che a colpire l’auto è stato un drone armato. Il governo di Beirut, che non è coinvolto nelle azioni di Hezbollah, ha fatto sapere che intende portare la questione delle incursioni militari di Tel Aviv nel proprio territorio al Consiglio di sicurezza di quest’oggi. Intanto il ministro degli esteri della Cisgiordania, Mohammed Shtayyeh, ha denunciato che Gaza è diventata “una valle di sangue” e fatto appello alla comunità internazionale affinché “fermi il governo israeliano” dopo che stamani, ha continuato Shtayyeh, “il ministro israeliano Khila Eiland ha detto che è necessario creare una crisi umanitaria a Gaza in modo che diventi inabitabile per la vita umana”.
Sul piano diplomatico, il segretario di Stato Antony Blinken è stato oggi ad Ankara per incontrare l’omologo turco Hakan Fidan, dopo che la Turchia ha rotto le relazioni diplomatiche col governo di Tel Aviv, richiamando lo scorso fine settimana il proprio ambasciatore. Nel colloquio, Fidan ha ribadito l’appello per il cessate il fuoco e un mutuo scambio tra gli ostaggi israeliani detenuti da Hamas e i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. (Red/Dire) 13:22 06-11-23