I Campi Flegrei sono stati vessati nell’ultimo periodo da una serie di scosse, tuttavia attualmente la situazione sembra essersi stabilizzata, sebbene sia presto per capire se si tratti solo di un momento di tregua o una tendenza di lungo periodo.
Gli scienziati hanno iniziato a studiare la situazione, e alcuni di essi affermano che tali terremoti potrebbero essere di natura vulcanica. In particolare uno studio pubblicato nel Febbraio scorso è stato intitolato “Dinamica della camera magmatica nella caldera dei Campi Flegrei“. Tale ricerca afferma che “il sistema vulcanico includerebbe magmi collocati a bassa profondità e la probabile presenza di più serbatoi con diversa profondità, dimensione e forma che possono essere collegati in determinate fasi durante l’evoluzione del sistema“.
I Campi Flegrei si distinguono per “un abbondante componente di gas magmatico si riconosce nelle fumarole della Solfatara“. Lo studio conferma la presenza dei serbatoi dei magmi nella zona, in particolare di uno posto a circa 8 Km di profondità con una larghezza in orizzontale stimata in alcune decine di chilometri. Inoltre sembra che il magma si sia spostato a profondità minori, tra 1 e 6 Km, in quanto sono stati trovati dei “lotti ricchi di fluidi, interpretati come magma parzialmente fuso“.
Tali nuove scoperte hanno portato gli scienziati a monitorare la situazione con particolare attenzione e ad approfondire gli studi. (cit. SKYTG24)
SM