L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria ha tenuto il suo quarto appuntamento di questa nuova programmazione 2023/2024, appuntamento con cadenza settimanale che ha visto una interessante manifestazione fuori dalla sede Muse per un approfondimento sui territori e le sue realtà archeologiche come il Museo Leucopetra di Lazzaro.
Il presidente prof. Giuseppe Livoti, in apertura di manifestazione ha ricordato come tale evento è l’inizio di tanti approfondimenti sul territorio e vuole essere un condurre i soci alla scoperta di realtà come in questo caso, museali, che caratterizzano proprio quel turismo di prossimità che spesso non consideriamo ma che ci proietta nei vari circuiti culturali ed identitari. La manifestazione si è aperta con il saluto dell’amministrazione comunale di Motta San Giovanni rappresentato dall’assessore alla cultura Enza Mallamaci – la quale, si è subito complimentata per questa full-immersion domenicale che ha coinvolto piu’ di 60 soci Muse. Il mio operato – ha detto – la Mallamaci, vede il mio impegno nei luoghi della cultura di queste zone che hanno dato anche tante problematiche ma, il nostro compito è quello di cercare di risolverle. Noi, siamo la porta di accesso all’area grecanica e, nonostante quando siamo arrivati, abbiamo trovato, da un punto di vista amministrativo un comune in dissesto, abbiamo tentato e ci siamo riusciti di ricomporre la nostra identità all’inizio anche con poche risorse economiche.
Il Museo, ospitato in una bella struttura del 1929, un tempo sede della Guardia di Finanza era un contenitore non intitolato ma, con bandi ministeriali e l’arrivo di fondi nel 2018 lo abbiamo fatto diventare Museo statale. Da qui la nostra politica culturale, ovvero riunire il patrimonio archeologico e non in ultimo 109 inediti che raccontano una Calabria autentica e affascinante raccontata nel percorso culturale e umano fatto dallo scrittore inglese Edward Lear. Immagini nuove restituite alla comunità grazie al lavoro certosino di ricerca del professore Raffaele Gaetano e racchiuse nel meraviglioso catalogo “Per la Calabria selvaggia” (109 disegni inediti dalla collezione della Central Library di Liverpool), svelano il cammino dell’eccentrico artista inglese rimasto stregato dai paesaggi calabresi e dalla sua gente. Un viaggio intenso quello intrapreso dallo scrittore che durò circa 40 giorni spostandosi tra l’entroterra e la costa e che, finalmente, ci restituisce con efficace realismo, paesaggi di grande suggestione, tratteggiati con ricchezza di dettagli in incisioni basate sugli schizzi o sui vivacissimi acquerelli. Presto lavoreremo per la messa in sicurezza dell’area archeologica e pochi metri dal museo, area che sarà aperta al pubblico una volta finiti i lavori di consolidamento e messa in sicurezza.
Tiziana Cozzupoli – presidente Pro Loco Motta San Giovanni si è soffermata sul ruolo della stessa Pro loco che opera da 20 anni e che vede, oggi, con la presenza di 6 ragazzi nella qualità di obiettori di coscienza una svolta, poiché impiegati a svolgere le attività dentro il museo, un aiuto importantissimo. Importante anche il coinvolgimento anche del mondo della scuola della zona con la creazione di depliant e materiale informativo visto dagli occhi dei ragazzi ed utilizzato, oggi, come materiale turistico. Assunta Ambrogio – dott.ssa in Storia e Conservazione dei beni architettonici ed ambientali, nel suo intervento è partita proprio dalla storia del Museo Civico Archeologico Antiquarium Leucopetra, struttura che è la somma di tanti anni di passione e di collaborazione a titolo volontario. La struttura architettonica dell’ex Caserma continua la Ambrogio è stata restaurata, recuperata e organizzata con nuova destinazione d’uso di Museo Civico Archeologico, nell’ambito del progetto “Tra Leucopetra e Capo Eraclon” con finanziamenti della Regione Calabria, fondi POR 2000 – 2006, su iniziativa dell’Amministrazione del Comune di Motta San Giovanni e della Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Calabria.
Il Museo Civico Archeologico Antiquarium Leucopetra custodisce al suo interno importanti ritrovamenti archeologici del territorio di Motta San Giovanni. I reperti archeologici esposti in teche all’interno del museo sono testimonianza tangibile degli insediamenti greci, romani e delle epoche successive che sono esistiti in diverse aree del territorio mottese. Il materiale esposto è stato ritrovato durante le campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Calabria in diverse occasioni, in arco temporale che va dal 1995 al 2004, e rinvenimenti sporadici avvenuti tra la fine del XIX sec. e gli inizi del XX sec. All’interno del Museo sono custoditi reperti di notevole pregio intrinseco quali: della ricca Stipe Votiva dedicata al culto di Demetra e Persefone con lucerne, vasi e statuette fittili, datata V-IV sec. a.C. provenienti dallo “Stretto della Ferrina”, sito lungo la strada che da Lazzaro conduce al centro abitato di Motta San Giovanni; ghiande plumbee missili inscritte e datate 42 – 36 a.C. appartenute alla X legione dello Stretto; la lucerna ebraica con Menorah impressa e le lucerne Cristiane databili V-VI sec. d.C.; materiale ceramico, vasellame, ceramica comune da mensa, corredi funerari e frammenti di sarcofago marmoreo risalenti al II – III sec. d. C. sino al VII – VIII sec. d. C.; di Epoca Bizantina e quelli di Epoca Medievale provenienti da Santo Niceto; quest’ultimi ritrovati durante una campagna di scavo condotta tra il 2000 e il 2003. I reperti archeologici sono sistemati in teche disposte in quattro sale, ripartite per tipologia ed Epoca di provenienza, alle cui pareti sono esposti pannelli esplicativi con testi descrittivi con relativa documentazione fotografica. Le sale espositive sono denominate a tema e a ritroso nel tempo, seguendo l’ordine cronologico dei reperti conservati in esse. La sala 1 è denominata “ Il territorio, caratteristiche geomorfologiche, reperti provenienti dalla Fortezza di Santo Niceto”; la
Sala 2 “Il promontorio e l’approdo di Leucopetra in Età Greco – Romana – Le prime scoperte nel territorio di Motta San Giovanni – La Villa Romana”; la sala 3 “Il Mausoleo – l’età tardo antica e le fornaci – le monete e l’abitato bizantino”; la sala 4 “I Sarcofagi – Le Sepolture altomedievali”. Di recente, a giugno del 2019, il Museo Civico Archeologico Antiquarium Leucopetra ha avuto il riconoscimento di museo d’interesse regionale, numerosi sono stati i visitatori alla scoperta e riscoperta di reperti di particolare pregio.
Comunicato Stampa