Sanità. Case Comunità, Schillaci: 600 mln per assumere personale 2025-2026

“Medicina territoriale debole in tutta Italia durante il Covid”

(DIRE) Roma, 26 Ott. – “Credo che la medicina territoriale abbia dimostrato, da nord a sud, grande debolezza durante il periodo della pandemia. Per questo ci sono gli investimenti del Pnrr”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al Padiglione Blu della Fiera di Genova durante l’ultima giornata dei lavori della quarantesima edizione dell’Assemblea annuale dell’ANCI, dal titolo ‘Tre colori sul cuore. I sindaci uniscono l’Italia’.

“I comuni hanno un ruolo strategico e importante in questo ambito e nella prevenzione- ha proseguito l’esponente del governo- perché qualunque cittadino ha nel proprio comune un punto di riferimento”.
“La medicina territoriale- ha poi ricordato- è il grande capitolo su cui stiamo lavorando e ci sono i fondi del PNRR.

Voglio ribadire che sulla costruzione di case e di edifici di comunità non è stato tagliato un euro. Con i fondi a disposizione, essendo aumentati i prezzi dei materiali, potrà essere realizzato un numero inferiore di case e di ospedali di comunità rispetto a quelli previsti. Ma noi abbiamo intenzione di realizzare tutte le strutture previste andando prendere i fondi da altre parti, come quelli ex articolo 20″.

“In questa Finanziaria- ha poi informato il ministro della Salute- ci sono finalmente soldi per i protagonisti delle case di comunità, perché è inutile realizzare bellissime infrastrutture se poi non vi sono medici e operatori sanitari. Ci sono 250 milioni per assumere personale per le case di comunità nel 2025 e 350 milioni per assumere personale nel 2026”.

“Fino ad ora- ha tenuto a precisare Schillaci- abbiamo rispettato tutti i target del Pnrr e continueremo a farlo”.
Poi fari puntati sulla telemedicina. “È lo strumento per superare le tante, troppe e inaccettabili disuguaglianze che ancora oggi ci sono nell’offerta di salute nella nostra Nazione, non solo tra nord e sud ma anche tra piccoli e grandi comuni. La telemedicina, dunque, per migliorare l’accesso a tutti: ci stiamo lavorando e finalmente abbiamo sbloccato il complesso problema del Fascicolo sanitario nazionale”.
Schillaci ha concluso sul coinvolgimento dei medici di medicina generale.

“Sono stati per anni le persone più vicine ai cittadini- ha concluso- e devono continuare a esserlo, soprattutto agli anziani. Stiamo lavorando affinchè possano avere un corso di formazione più moderno, più appagante e più attrattivo per i giovani, ma ai medici di medicina generale chiediamo un impegno che daranno sicuramente all’interno delle strutture territoriali”.
(Red/Dire) 12:31 26-10-23

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