Rapporto Abitare 2022, Regione: da Governo taglio 20 mln su affitti
(DIRE) Firenze, 26 Ott. – Dopo la pandemia in Toscana tornano a crescere le compravendite immobiliari, malgrado una tendenza di calo dei nuovi mutui a causa del brusco rialzo dei tassi d’interesse, mentre gli sfratti -esaurito il biennio di grazia 2020-2021- vedono un rimbalzo altrettanto impetuoso: +200% le richieste di esecuzione, +163% le esecuzioni. Sono i tre elementi più rilevanti emersi alla presentazione del dodicesimo rapporto della Regione sull’Abitare in Toscana basato sui dati del 2022.
Guardando più nel dettaglio, la Toscana presenta un patrimonio immobiliare significativo, anzitutto, dal punto di vista quantitativo: 2.143.831 unità, pari al 6% dell’intero stock in Italia. Non mancano segnali di ripresa importanti del mercato, +6,8% delle transazioni nel 2022, a dispetto di un più modesto +4,7% su scala nazionale, ma neanche indicazioni di frenata quale la contrazione dello 0,5% dei nuovi mutui contratti. Un dato addolcito dalla forte espansione della sottoscrizione di prestiti da parte degli under 35, complice probabilmente il fondo di garanzia per la prima casa.
L’effetto combinato di inflazione e rialzo dei tassi d’interesse, in ogni caso, sta producendo ricadute spiacevoli sul piano sociale. E anche se in Toscana l’edilizia residenziale pubblica sta tentando un allargamento dell’offerta con 421 nuovi alloggi in costruzione, di cui il 20% disponibili già entro quest’anno, il taglio al contributo agli affitti per le morosità incolpevoli agita la Regione e solleva nuove preoccupazioni.
Una riflessione condivisa dall’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli, a margine del convegno: “È stato tolto uno strumento che interveniva per abbassare i costi- lamenta l’assessora- sono oltre 20 milioni in meno per la Regione, e al momento non sono stati rimessi nella nuova Finanziaria. Significa fare a meno dell’unico strumento che in qualche modo supportava le famiglie”.
Allargando lo sguardo Spinelli, volendo tracciare una sintesi, rileva che questo rapporto testimonia che la condizione abitativa “è una vera e propria emergenza e a cui non si risponde con un’unica modalità, perché le richieste sono molte e molto differenziate”. La fragilità abitativa, d’altro canto, riguarda con sfumature differenti sia le famiglie che sostengono sempre più a fatica il peso di mutui e affitti, così come quella fascia di popolazione che necessità invece tout court di un alloggio Erp o di edilizia residenziale sociale.
Spinelli non dimentica di menzionare, inoltre, il bisogno di una nuova regolamentazione del mercato degli affitti, e neppure le esigenze mutate di studenti fuori sede e anziani soli che spingono a dover prospettare soluzioni nuove. “L’abitare- conclude l’assessora- è una dimensione complessiva che necessiterebbe di un’attenzione notevole nell’agenda nazionale che in questo momento non ha”. (Red/ Dire) 12:16 26-10-23