Islanda, parità di genere: domani sciopero femminile contro gender gap su stipendi

Domani, Martedì 24 Ottobre 2023, in Islanda si terrà uno sciopero di un solo giorno contro il gender pay gap, il divario di retribuzione tra uomini e donne, e contro le violenze sessuali e di genere, scrive Sky TG24. La protesta nasce dall’unione di più di 30 organizzazioni, le quali hanno intrapreso un percorso politico volto alla tutela delle donne e del divario di genere, e che potrebbe sfociare nel più grosso sciopero femminile nella storia del Paese, in quanto sono attese in piazza migliaia di donne e di persone di genere non binario.

Alla manifestazione aderirà anche la Prima Ministra Katrín Jakobsdóttir, la quale mostrerà la sua “solidarietà alle donne islandesi”. Tutti i lavori svolti dalle donne saranno interrotti sia quello retribuito, sia quello non retribuito, tra cui anche il lavoro domestico, spesso a carico delle donne. Il fulcro della manifestazione si terrà a Reykjavik, ma sono previste piccole proteste anche in altre città.

Negli ultimi 14 anni l’Islanda è divenuto il Paese più vicino al raggiungimento della parità di genere, in particolare nel 2017 è stata emanata una legge che obbliga società ed aziende a certificare che lo stipendio di uomini e donne sia uguale a parità di mansioni lavorative. Tuttavia le organizzazioni femminili hanno notato che, nonostante i grandi passi avanti, alcune professioni hanno un divario di retribuzione tra uomini e donne che raggiunge ancora il 21%, specialmente nei settori dove le lavoratrici sono la maggioranza, come quello assistenziale e quello delle pulizie, dove gli stipendi femminili sono significativamente più bassi di quelli maschili.

Oltre alle discriminazioni economiche, lo sciopero verterà anche sulle violenze sessuali e di genere, definite dagli organizzatori “due facce della stessa medaglia” che ” hanno effetto l’una sull’altra”. (cit. SKY TG24)

SM

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About the Author: Silvana Marrapodi