Finalmente ieri sera a Reggio Calabria, davanti ad una gremita Piazza Duomo, c’è stata la presentazione del libro di Giuseppe Scopelliti “io Sono Libero”. Sul palchetto a colloquiare con l’ex numero uno di Palazzo San Giorgio ed ex Presidente della Regione il giornalista della Gazzetta del Sud Piero Gaeta.
Una premessa è obbligo in relazione alla domanda del perchè del successo di tali presentazioni (è un fatto incontestabile, che ovunque ve ne sia stata una, e sono state molte in giro per lo Stivale, c’è sempre stato il sould out).
Al netto del libro che è utile leggere, per avere una comprensione globale della vicenda umana e politica di Scopelliti, accade sempre che durante il colloquio, l’ex sindaco di Reggio e Governatore della Calabria, offra nuove opportunità di ragionamento con piccole ma significative rivelazioni che, di volta in volta, arricchiscono il percorso della sua vicenda.
L’incontro è stato introdotto dalla testimonianza dell’imprenditore Maurizio Mauro, un professionista, un uomo, un padre di famiglia, che era stato tirato dentro nel tritacarne della (mala)giustizia e che ne è venuto fuori vittorioso in toto con un’assoluzione, formulata dai giudici di secondo grado della Corte d’Appello reggina. La fine di un incubo per Maurizio Mauro e la sua famiglia dopo tanti anni trascorsi a difendersi da un’accusa infamante.
Le sagaci domande di Piero Gaeta hanno stimolato la loquacità di Giuseppe Scopelliti che ha arricchito la sua vicenda con aneddoti legati al periodo trascorso in privazione della libertà e riflessioni sempre attuali e ricorrenti su come maturarono i fatti che lo costrinsero alla stessa.
Un processo giudiziario “lampo”, per i normali tempi della giustizia italiana, accostato ad un altrettanto veloce e spietato processo mediatico ed infine una condanna cucita su misura per farlo decadere dalla sua carica istituzionale.
Decadenza mai avvenuta, perchè Scopelliti anticipandola si dimise da Presidente della Regione Calabria.
Un’azione sofferta ma dettata dal rispetto degli elettori e del mandato a lui conferito. Un’azione unica nel panorama politico nazionale, nel quale sono stati in molti quelli che nella stessa situazione si sono inchiodati alle poltrone o si sono “attardati” in rocamboleschi ricorsi giudiziari.
Le istituzioni, con cui prima collaborava e che lo ritenevano un interlocutore indispensabile, adesso invertivano radicalmente la rotta. Situazioni opache che in parte vengono rese pubbliche anni dopo, ai giorni nostri, nel libro dell’ex numero uno del CSM Palamara e nei suoi racconti.
Non è mancata l’analisi politica del momento che sta attraversando la città di Reggio Calabria, intelligentemente introdotta da Piero Gaeta, in un discorso di più ampio respiro politico. “Una città che sembra tornata indietro di 30 anni“, questa la risposta di Scopelliti che ha quindi ha elencato una serie opere\infrastrutture che erano in progettazione o già in cantiere che si sono perse, per inedia o per incapacità politica.
Alcuni degli esempi citati, ovviamente con motivazioni differenti sono: Il Museo del Mare e la metropolitana di superfice. Due infrastrutture che avrebbero cambiato il volto e la “dimensione” di Reggio Calabria. Ma c’è delusione nel cuore di Scopelliti anche per l’inespressa vocazione turistica che la città aveva anni fa. Ambizione soffocata oggi dalla mancanza di una progettazione di lungo periodo e da un aeroporto abbandonato e quasi deserto. Insomma la mancanza di una visione di una Reggio futura.
Scopelliti ha fatto e sta facendo, a suo modo e gradualmente, un’operazione verità nei confronti delle tante calunnie attribuite al Modello Reggio ed ai suoi amministratori. L’amore per la sua città gli impone di raccontare fatti travisati da distorte e colpevoli ricostruzioni affinchè aiutino la popolazione reggina ad avere una visione più obiettiva degli accadimenti ed a riconquistare fiducia nel futuro.
“Vedo grande distacco tra la politica ed il cittadino” ha commentato molto amareggiato Giuseppe Scopelliti, Reggio Calabria ha perso circa 14.000 abitanti negli ultimi 7 anni, questo è il risultato di una precisa volontà politica che vuole affossare la città.
L’ex Presidente non si fermerà dopo la presentazione di ieri sera. Ha infatti annunciato anche altri incontri in altre città ai quali è stato invitato con il suo libro.
L’ imponente numero di persone intervenute per ascoltare la presentazione di “Io Sono Libero” è stata la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, del legame forte che intercorre tra la comunità reggina e Giuseppe Scopelliti. Un legame unico!
Hanno assistito alla presentazione tante personalità politiche del centrodestra attuale e passato compresi senatori e parlamentari che hanno conservato un rapporto di stima ed amicizia con l’ex Governatore della Calabria.
Fabrizio Pace