La qualità degli alimenti è divenuta uno dei connotati tipici del nostro Paese e della nostra cultura ed è conseguenza della scelta di perseguire un’agricoltura resiliente e sostenibile. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio al presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’inaugurazione del Villaggio Coldiretti di Roma al Circo Massimo con l’olio nuovo ottenuto dagli ulivi del Colosseo.
È un’azione che, mentre sviluppa tecniche di approvvigionamento delle risorse naturali prive di impatti negativi sull’ambiente e sulla biodiversità, consente – continua Mattarella – la salvaguardia degli ecosistemi e porta alla produzione di beni primari di elevata qualità.
L’agricoltura – prosegue Mattarella – rappresenta una delle sfide che, a livello globale, la Terra sta affrontando, dal cambiamento climatico all’impatto derivante dall’aggressione da parte della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina che, oltre che sulle persone e sull’ambiente, ha anche inciso sui flussi commerciali e sui costi dell’energia.
L’attenzione che l’Unione Europea riserva al comparto primario – precisa Mattarella – si nutre anche di queste preoccupazioni e, con programmi del Green Deal quali la strategia sulla biodiversità per il 2030, la strategia “Dal produttore al consumatore”, la strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili e quella per le foreste, si propone di rafforzare il contributo dell’agricoltura agli obiettivi ambientali e climatici condivisi in sede europea.
II “Villaggio Coldiretti”, a Roma, rappresenta una opportunità di dialogo con la Città per presentare i prodotti di una filiera alimentare, competitiva sui mercati internazionali, della quale gli agricoltori vanno legittimamente orgogliosi.
A tutti i partecipanti al “Villaggio” – conclude Mattarella – rivolgo auguri di buon lavoro unitamente a sentimenti di apprezzamento per le finalità dell’iniziativa.
comunicato stampa – fonte: https://www.coldiretti.it/economia/mattarella-sul-villaggio-coldiretti-la-qualita-del-cibo-e-la-nostra-cultura