Scommesse. 11,8 mld legali investiti nel 2021 nel calcio in Italia

40 mld dal mondo nel 20-21 solo Serie A. Avviso Pubblico: povertà e ludopatie

(DIRE) Milano, 13 Ott. – Il volume di denaro sul gioco d’azzardo legale in Italia (non solo sport, dunque, ma anche ad esempio giochi come poker e black jack) è salito dai 111,17 miliardi di euro registrati nel 2021 (+21% rispetto all’anno precedente) ai 135-140 miliardi di euro stimati per il 2022, con “previsioni ulteriori di salita”. In questo contesto, sempre nel 2021 e sempre in Italia, la mole investita nelle scommesse sul calcio (serie A e minori, ndr) è aumentata di sei volte rispetto al 2006, e ha toccato gli 11,8 miliardi di euro.

Il calcio (che a livello mondiale rappresenta il 73% dell’intera torta di scommesse sportive) genera un gettito erariale nel Belpaese di 303 milioni per le casse dello Stato. Il tennis, secondo sport nazionale, non supera i 61,4 milioni. Mentre infuriano le presunte rivelazioni di Fabrizio Corona è Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, l’associazione degli amministratori pubblici che promuovono la legalità, a fornire dati da leggere prendendo fiato. Romani è autore del libro ‘Calcio Criminale’, ed è stato audito stasera nel corso della commissione Antimafia-Sport al Comune di Milano.

Romani imputa questa impennata alle condizioni sociali in cui versa un’importante fetta di paese. “Quello che emerge- dice- è che c’è un’Italia dove la povertà e la disuguaglianza si stanno allargando, e ci sono persone che se non trovano risposte nelle istituzioni le cercano nel mondo illegale o nel mondo criminale”.

C’è poi un altro aspetto contingente, quello della patologia ludica: “Per uno dei calciatori indicato come probabile scommettitore sui giornali (Nicolo’ Fagioli, ndr) si parlava di dipendenza patologica, e questo- osserva- è un elemento che sento di rappresentarvi”.

Per circoscrivere ulteriormente il fenomeno riguardo al calcio d’elite, basti pensare che la sola serie A nel 2020-21, l’anno del covid, ha generato una raccolta di scommesse nel mondo pari a 38,8 miliardi di euro, mentre il calcio italiano incide per il 12% sul Pil del football business mondiale. “Si dice mondiale perché appunto non si gioca solo su rete fisica- spiega Romani- perché non mi interessa come mafioso controllare solo un bar, un corner o un punto scommesse, ma mi interessa aprire piattaforme online in paesi come Malta o dove è difficile trovare sponde sul lato dell’investigazione. Sarà interessante ora vedere con l’effetto Arabia come cambieranno questi dati”. (Red/ Dire) 19:36 13-10-23

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