Da questo momento Israele ha un governo di emergenza nazionale. Una soluzione già ventilata ieri dal premier Benyamin Netanyahu che oggi lo vede in accordo con uno dei leader dell’opposizione, Benny Gantz. Questo nuovo equilibrio garantirà più agilità e sostegno nelle scelte in questi momenti difficili per il governo di Tel Aviv. C’è preoccupazione per la sorte degli ostaggi nella mani di Hamas, tra cui ci sono anche degli occidentali.
L’esercito israeliano infatti sta colpendo come mai prima sulla striscia di Gaza. Il fatto che da li si lancino missili verso le città israeliane rende giustificabili le azioni di difesa preventiva dell’aviazione militare.
Colpito anche l’ateneo dell’Università islamica a Gaza: che secondo un portavoce militare “era usato come centro di addestramento per operativi militari dell’intelligence e per lo sviluppo della produzione di armi”. L’ONU chiede corridoi umanitari per portare soccorso ai civili rimasti senza luce e senza servizi.
Fabrizio Pace