Pavia. 15 misure di custodia cautelare per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti

Comando Provinciale di Pavia – Province della Lombardia e Piemonte, 11/10/2023 11:39

In data 11 ottobre 2023, nelle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Pavia, col supporto di quelli dei Comandi Provinciali di Milano, Monza Brianza, Novara e Cuneo hanno dato esecuzione a un’ordinanza del Giudice per le indagini Preliminari di Pavia di applicazione di misure cautelari personali (nr. 15 tra custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e obbligo di dimora) nei confronti di soggetti dediti, a vario titolo, alla detenzione ed alla vendita di cocaina, eroina e hashish; si tratta di gruppi di spacciatori di nazionalità marocchina insistenti prevalentemente nel territorio della Lomellina, nelle zone rurali tra Parona, Gambolò, Cilavegna e Vigevano.

L’attività investigativa, iniziata nell’aprile 2021 e svolta dall’Aliquota Operativa della Compagnia CC di Vigevano (PV), è la prosecuzione di due attività di indagine condotte negli anni precedenti dal medesimo reparto, all’esito delle quali sono state eseguite due ordinanze di applicazione di misure cautelari personali del Giudice per le Indagini Preliminari di Milano relative complessivamente a oltre 30 soggetti (in data 25 maggio 2021 e 26 novembre 2021).
foto di GNS

I Carabinieri, grazie ad una mirata attività di indagine anche tecnica, sono riusciti a individuare i nuovi gestori delle “piazze di spaccio” e a delineare il nuovo modus operandi: gli indagati, quotidianamente e principalmente nelle ore diurne, raggiungevano in auto il luogo di spaccio e lì consegnavano lo stupefacente ai numerosi clienti, tra le 100 e le 150 persone al giorno; i territori erano controllati da diverse “sentinelle”, strategicamente posizionate in  modo tale da vigilare sull’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine e dare così modo ai correi di fuggire nella boscaglia; nel corso delle attività investigative si è appurato anche il possesso da parte dei gruppi di varie armi bianche e da fuoco.

Gli indagati erano in grado di immettere sul mercato circa 10 kg di eroina a settimana, per un giro di affari che si aggirava sui 120.000 € e circa 10 Kg di cocaina, con entrate per circa 350.000 € euro.

Le indagini hanno altresì consentito di individuare alcuni gruppi di fornitori, sempre composti da soggetti di nazionalità marocchina, che sono risultati altresì fornitori di numerosi altri gruppi sparsi su tutto il territorio lombardo.
Le attività di indagine proseguono al fine di trarre completa certezza delle rispettive responsabilità dei soggetti riguardati dal provvedimento cautelare.

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