Milano: animalisti in corteo dopo l’abbattimento di 9 suini malati

Oggia a Milano corteo di molte sigle di animalisti che dal Palazzo della Regione sono arrivati sino San Babila per protestare contro quanto, secondo loro, di “assurdo” in Lombardia e cioè: l’uccisione di maiali affetti dal virus della peste suina africana (PSA), abbattuti dalle autorità sanitarie, dopo uno sgombero da parte della Polizia di Stato del centro “Cuori liberi” di Pavia.

Un rifugio per animali che però sarebbe al di  fuori da ogni filiera alimentare e di commercio. I suini in questione erano intesi da volontari del centro come animali domestici sarebbe questo il motivo scatenate la loro rabbia e di li la protesta organizzata alla quale ha partecipato gente da tutta Italia. Lo slogan più richiamato dai manifestanti è stato: “Giù le mani dai santuari” e “Animali liberi e non prosciutti”

foto di GNS

I rappresentati dei movimenti vorrebbero la creazione di protocolli diversi che vengano applicati, anche in caso di emergenza sanitaria, ai “santuari” per animali che già oggi vengono riconosciuti come rifugi e non più come allevamenti, in cui ci sono animali non commestibili e non possono essere commercializzati.

Ovviamente i toni della protesta degli animalisti erano rivolti contro la Regione Lombardia, che a detta dei manifestanti avrebbe abbattuto 40 mila capi in 10 giorni e contro il Governo di Giorgia Meloni. Molti gli attivisti che hanno raccontato le loro esperienze personali e lavorative dal bus scoperto col quale si sono organizzati per arringare il corteo.

Gli animalisti presenti alla protesta si dicono pronti a fare le barricate al grido “mai più” perchè non si verifichi ancora un situazione analoga a quella che ha visto uccidere i loro “animali” seppur malati.

Federica Romeo

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