Smog. Pichetto: quadro cambiato, euro 5 fino a 2025, incompleto passaggio a elettrico

Intervenuti con decreto vista urgenza, mancano colonnine e mezzi zero emissioni

(DIRE) Roma, 7 set. – “Siamo intervenuti con lo strumento del decreto proprio vista l’urgenza, prevedendo una revisione e un aggiornamento del piano che era del 2017, con condizioni ad oggi completamente diverse”. Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo dice in conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri, illustrando il contenuto del decreto che risolve il ‘caso diesel Euro5’ in Piemonte.

La limitazione della circolazione di veicoli di categoria diesel Euro5 in Piemonte possono essere attuate esclusivamente dal Primo ottobre 2024 e in via prioritaria nei comuni superiori ai 30.000 abitanti, se dotati di un’adeguata rete di trasporto pubblico locale e con valori inquinanti alti che possono incidere sulla tutela della salute. Facoltà che viene meno e che diventa un obbligo a partire dal Primo ottobre 2025, sempre nei comuni con le caratteristiche indicate.

Il risultato è stato ottenuto “con il collega Fitto che ha competenza sulle Politiche comunitarie, un risultato ottenuto anche grazie all’interlocuzione con le regioni competenti”, spiega Pichetto, spiegando che il senso dell’operazione è stato quello di “intervenire superando dei vincoli legati a una sentenza della Corte di giustizia europea, ma su un quadro che è completamente cambiato”.

Quindi, “nelle more della valutazione della complessiva revisione del piano dell’area della Pianura padana, gli Euro5 possono circolare fino a ottobre 2025, fino a ottobre 2024 i tempi di redazione del nuovo piano intervento”, precisa il titolare del MASE. Uno dei motivi del rinvio è che “il passaggio all’elettrico non è ancora completo, non ci sono ancora le colonnine, non sono state ancora installate totalmente”, spiega Pichetto, “la crisi dovuta al Covid, in particolare dei microchip, ha fatto sì che non ci fosse la consegna dei veicoli elettrici, ed è un passaggio importante anche perché si tratta anche di una regolazione per legge, una legificazione della procedura, mentre prima era per accordo spontaneo rispetto agli obiettivi UE”. (Ran/Dire) 19:26 07-09-23

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