Gabon. Libertville: il popolo sta con i militari

Elezioni sono state caos, il golpe colpisce anche la Francia

(DIRE) Roma, 30 Ago. – Carovita e peggioramento delle condizioni di vita, elezioni irregolari e timori di arresti di oppositori, corruzione e nepotismo di “una dinastia” supportata dalla Francia, l’ex potenza coloniale: questi i fattori all’origine del golpe militare in Gabon, secondo fonti dell’agenzia Dire nella capitale Libreville.

La lettura, condivisa al telefono a condizione del rispetto dell’anonimato per ragioni di opportunità anche dal punto di vista lavorativo, parte dall’assunto che i fatti di oggi erano “prevedibili alla luce del malcontento generale” tra la popolazione. “Anche se il Gabon non ha una tradizione di colpi di stato”, questa la tesi, “con il deterioramento delle condizioni di vita e di convivenza, l’istituzionalizzazione della corruzione e la promozione di dirigenti controversi un golpe era ipotizzabile”.

Un passaggio chiave sono state le elezioni presidenziali, tenute sabato scorso. I risultati sono stati annunciati questa notte, poco prima dell’annuncio del golpe in tv da parte dei militari: stando ai dati ufficiali, il presidente Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni e figlio di Omar Bongo, al potere dal 1967, sarebbe stato confermato per un nuovo mandato. Questo esito non è stato però riconosciuto dagli sfidanti, in particolare da Albert Ondo Ossa, che ha denunciato brogli massicci da parte del “regime”.

Secondo le fonti a Libreville, “l’organizzazione caotica del voto e le voci su imminenti arresti degli oppositori hanno inevitabilmente provocato il panico, con il rischio di manifestazioni popolari represse dall’esercito o di un colpo di stato militare”.

La Francia è parte dell’equazione politica. “Ha fatto sapere che sta seguendo attentamente la situazione” continua l’analisi, allargandosi all’Africa occidentale nel suo complesso, con un cenno anche al colpo di Stato in Niger del Luglio scorso. “Interverrà come nel 1964? Non lo so, ma i recenti golpe in Guinea, Burkina Faso e Mali sono una spina nel fianco per Parigi, che dovrà pensarci due volte prima di intervenire in un Paese dove il sentimento anti-francese è profondo”. Poi una notizia circolata oggi, che alimenta altri dubbi: “Abbiamo appreso che ieri l’Air France ha effettuato tre voli: perché?”    Un’ultima battuta riguarda l’accoglienza che il golpe sta avendo nella capitale: “I video e le informazioni che ho dai miei parenti che si trovano in centro mostrano scene di giubilo, con una grande comunione tra l’esercito e la popolazione”.

Il Gabon è stato guidato dalla famiglia Bongo per 56 anni. Sia il padre Omar sia il figlio Ali hanno avuto rapporti di collaborazione politica con la Francia. E’ di stamane la notizia, diffusa dalla testata Lsi Africa, che la multinazionale parigina Eramet, che estrae manganese e altri minerali nel Paese dal 1953, ha sospeso le proprie attività.   (Dire) 13:26 30-08-23

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