Una giudice nel Montana ha dato ragione a un movimento ambientalista che chiedeva di considerare l’impatto sull’ambiente dei progetti di sviluppo di energia fossile. La pronuncia potrebbe aprire la strada a cause simili in altri Stati. Lo Stato ha già promesso di fare ricorso
Per la prima volta negli Stati Uniti, un tribunale ha riconosciuto con una sentenza il “diritto ad un ambiente sano e pulito”. È accaduto in Montana, dove una corte ha dato ad un gruppo di giovani attivisti del clima nel loro ricorso per incostituzionalità contro il Montana Environmental Policy Act, una legge che impedisce di considerare l’impatto condizionato dei progetti di sviluppo di energia fossile.
Per il giudice la salute è un diritto, e continuare a sviluppare combustibili fossili viola una delle clausole fissate dalla Costituzione dello stato del Montana. Il governo dello stato ha già promesso di fare ricorso, ma intanto la sentenza ha galvanizzato il movimento ambientalista.
La causa in Montana era stata promossa da un gruppo di 16 giovani cittadini di età compresa fra i 5 ei 22 anni, facilitati dal fatto che la costituzione di questo stato garantisce il diritto “ad un ambiente sano e pulito”. Ma il Montana è anche uno stato di miniere di carbone, dove si trovano le principali riserve americane di questo combustibile fossile.
L’avvocato dei ricorrenti ha sottolineato che il governo del Montana non ha mai respinto un progetto per lo sviluppo dei combustibili fossili. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è una sentenza storica quella pronunciata nello stato meno popolato d’America e celebre per i suoi monti, e per i suoi parchi, compreso quello Yellowstone dove sono concentrati gli orsi grizzly. Ben 77 catene, infatt, fanno parte delle cosiddette “Montagne Rocciose”.
c.s. – Sportello dei Diritti