22:30 – L’Ecowas ha concluso la riunione di oggi decidendo di mobilitare le truppe, iniziando di fatto l’operazione militare contro i golpisti in Niger.
“I capi di stato maggiore faranno altre riunioni per finalizzare le cose ma hanno l’accordo della conferenza dei capi di Stato affinché l’operazione inizi il prima possibile“. Questo è quanto affermato da Alassane Quattara, Presidente della Costa d’Avorio. I leader del gruppo affermano di essere ancora aperti al dialogo ma la pace sembra ardua da ottenere tramite i colloqui. I golpisti minacciano l’uccisione del Presidente eletto Mohamed Bazoum e l’insediamento di un governo nuovo, creato da loro.
Il Presidente Nigeriano, Bola Tinubu, ha affermato che:”il fondamento del nostro approccio è dare priorità ai negoziati diplomatici e al dialogo. Purtroppo il nostro ultimatum di sette giorni non ha prodotto il risultato desiderato“. Le affermazioni di Tinubu si inaspriscono di comunicato in comunicato, terminando con l’annuncio dell’attivazione dell’Esercito dell’Ecowas. L’intervento sebbene sia in fase di pianificazione ha bisogno di una serie di passaggi e conferme per verificarsi.
Nel mentre i golpisti affermano che in caso di intervento armato da parte della Coalizione africana, uccideranno Bazoum, il messaggio è arrivato all’inviata americana a Niamey. Il Presidente del Niger è al momento agli arresti domiciliari. I tumulti interni al Niger interessano particolarmente gli USA, poiché il Paese fu il quartier generale americano e francese per la lotta i Jihadisti. In difesa di Bazoum è intervenuto pure il leader ex ribelle tuareg Rissa Ag Boula, che ha affermato:”C’è stato un contagio di colpi di Stato e deve finire. Se l’Ecowas è seriamente intenzionato a difendere la democrazia, allora dovrebbe intervenire“. (Fonte ANSA)