Turismo. Sindaci G20 spiagge ci credono: al via iter comunità marine

Ieri audizione in Parlamento per riconoscimento status e più risorse

(DIRE) Bologna, 27 Lug. – La riforma che porterà al riconoscimento di Comunità marine di 26 Comuni balneari potrebbe essere calendarizzata nelle prossime settimane. Il giorno dopo l’audizione in commissione parlamentare, i sindaci del G20 spiagge sono ottimisti sull’iter per la legge sul riconoscimento dello status dei loro Comuni come, appunto, Comunità balneari. E quindi della possibilità di avere fondi e poteri sufficienti per poter gestire meglio sicurezza e servizi quando queste cittadine, in estate vedono anche decuplicare le persone.

foto di GNS

“I parlamentari hanno preso atto dell’importanza e della necessità di arrivare ad una normativa che possa sostenere un settore così importante per il Pil nazionale e per l’immagine dell’Italia nel mondo”, dicono i primi cittadini dei 26 Comuni, ricordando che quelle “da soli attraggono 50 milioni di presenze turistiche, il 12% delle presenze turistiche complessive in Italia”.

I parlamentari, riportano i sindaci, hanno detto che “le Comunità marine rappresentano una eccellenza qualitativa per la vacanza nel nostro Paese e sono certamente un segmento del turismo italiano che più di ogni altro ha dimostrato oggi una capacità reattiva, con un richiamo che ha fatto salire il trend di presenze nelle spiagge ai livelli preCovid”. E hanno aggiunto che nelle prossime settimane sarà possibile calendarizzare la riforma. Insomma ieri è stata “una grande giornata per i Comuni del G20 Spiagge”, aggiungono i primi cittadini dopo l’incontro al quale c’era una loro rappresentanza, cioè i sindaci di Arzachena, Castiglione della Pescaia, Cavallino Treporti e Lignano Sabbiadoro.

“La legislazione italiana, pur avendo istituito fin dal 1952 le Comunità Montane riconoscendone la particolarità gestionale e amministrativa- dice Roberta Nesto, coordinatrice nazionale del G20Spiagge e sindaco di Cavallino Tre Porti- ha lasciato un vuoto che ci sta penalizzando: la nostra proposta potrà finalmente aiutarci nell’amministrare meglio le nostre comunità e portare un aiuto concreto ai residenti”. La legge chie viene chiesta dovrebbe consentire ai sindaci di avere strumenti per intervenire sulla sicurezza e sull’ordine pubblico, nella gestione dei rifiuti e delle acque, nella gestione del demanio marittimo, con attività di contrasto all’erosione delle coste.

Positivo anche l’assessore al Turismo del Comune di Comacchio Emanuele Mari: “Apprendiamo con favore l’avvio dell’iter legislativo in Parlamento per il riconoscimento dello status di Comunità Marina. Se da un lato, sulla nostra Riviera di Comacchio, registriamo l’eccezionale dato di presenze turistiche del 31% in più rispetto allo stesso periodo dell’ultima stagione pre-Covid, dall’altro dobbiamo confermare le limitazioni nell’uso delle risorse per far fronte alle criticità connesse all’aumento della popolazione sul territorio”. Quindi per Mari si deve lavorare “sul tema dei trasferimenti allo Stato dei fondi legati all’Imu che oggi, a Comacchio, ammontano a circa 11 milioni di euro annui, risorse che invece, almeno in buona parte, potrebbero essere investite nel territorio”.

I Comuni del G20 Spiagge sono: Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste.
(Red/ Dire) 13:37 27-07-23

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