La piccola, di pochi mesi al massimo, era coperto di lividi e sarebbe stata abbandonata in un sacco della spazzatura
L’incidente è avvenuto Mercoledì scorso nella periferia Tripoli di Siria, la seconda città del Libano. A dare l’allarme è stato un passante che ha sentito piangere un neonato. L’uomo ha subito notato che il pianto proveniva da un sacco della spazzatura che era nella bocca di un cane randagio. Il passante ha allertato i soccorsi e la piccola, una bambina di pochi mesi al massimo, è stata trasportata in ospedale.
Le condizioni della bimba, che presenta lividi su tutto il corpo, sono stabili. Al momento non si sa da chi e quando esattamente sia stato abbandonata. Quando le persone non vogliono più i propri figli, di solito li lasciano in un orfanotrofio o in una stazione di polizia. Ma in questo caso, sembra che la bambina sia stata deliberatamente lasciata in una zona pericolosa per essere mangiato dai cani. “La città ha ripetutamente tentato di avvelenare i cani randagi, ma le organizzazioni per il benessere degli animali sono contrarie”.
E forse è giusto così, visto che il salvataggio della piccola si deve a uno di questi cani randagi. Una volta che la bambina si sarà ripresa, verrà adottata o messa in un orfanotrofio. Sui social, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’accaduto ha suscitato forte indignazione. Per molti, questo incidente dimostra che alcuni animali sono più compassionevoli degli umani.
Tripoli, la seconda città del Libano, ha il più alto tasso di povertà in un paese in cui circa l’80% della popolazione è povera a causa della grave crisi economica iniziata nel 2019. Di fronte a questa crisi, sempre più bambini vengono abbandonati.
c.s. – Giovanni D’Agata