Reggio Calabria. Cade altro grande pino e devasta una pensilina. Ma se non ci scappa il morto non fa più notizia ..

Ennesima tragedia sfiorata a Reggio Calabria, dove ancora una volta un albero è collassato al suolo. Si tratta anche in questo caso di un grande pino caduto a terra nel centralissimo Corso Giacomo Matteotti (comunemente noto anche come via Marina Alta). L’arteria più trafficata della città che collegale la parte sud alla parte nord di Reggio.

Ebbene il fato benevolo ha voluto che in quel momento non ci fosse il normale traffico veicolare della zona perchè altrimenti avremmo pianto la morte di qualcuno. Sempre il destino benevolo ha voluto che in quel momento non transitasse a piedi nessuno o che ci fossero delle persone ad attendere il bus nella pensilina.

Ma la circostanza più preoccupante è che se fosse accaduto appena qualche mese fa avrebbe causato una strage dato che la piccola struttura distrutta è sempre affollata di giovani studenti. Dall’altro lato della strada c’è infatti, il Piria (Istituto Superiore di Ragioneria). Possibile che nessuno si sia mai accorto di quel grosso albero pericolante? Le aiuole della zona ne hanno altri molto inclinati, bisogna anche li attendere la benevolenza del fato? O si può intervenire e prevenire?!

Possibile che i reggini ormai oltre ad essersi assuefatti alle buche nell’asfalto, alla mancanza d’acqua nelle case e all’immondizia per strada abbiano imparato a tollerare anche questo?

E’ di pochi mesi fa la tragica morte di un avvocato reggino ucciso dal crollo di un albero mentre passeggiava col cane. In quella zona tranne qualche piccola potatura  i vecchi alberi non sono stati sfrondati ed insistono pericolosamente sulla strada nonostante le molteplici segnalazioni dei residenti ripetutesi negli ultimi anni. I reggini devono attendere la prossima allerta meteo per la messa in sicurezza??!!

La verità è che il patrimonio botanico della città, che tutti ammirano, necessita di un’elevata periodicità di manutenzione. Ricordiamo, giusto per citare alcuni casi, le palme distrutte dal punteruolo rosso, che noi stessi abbiamo segnalato in quanto ormai quasi secche penzolavano pericolosamente, le epidemie di processionaria anche in zone di passeggio, ed i vari alberi crollati al suolo per svariati motivi. Se non si interviene immediatamente diventa pericoloso persino sostare all’ombra.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.