Perù: nuove proteste contro il Governo

Da un paio di giorni in Perù si stanno svolgendo delle proteste a tratti in modo pacifico, contro il governo della Presidente Dina Boluarte. Sei persone sono state arrestate, e otto sono rimaste ferite, nella giornata di ieri. La notizia è stata resa nota in Tv, dal Ministro dell’Interno, Vicente Romero. Il Ministro ha sottolineato che tra gli arrestati, vi è anche colui che ha scagliato un molotov contro la polizia. 

In questi mesi sono tanti i feriti, i morti, e gli arrestati, tutti scesi in piazza per protestare, ed era stato proprio il Governo a dare l’ordine alle forze dell’ordine di agire  per “contenere” i contestatori.

Secondo l’ex Presidente della Repubblica Martín Vizcarra, la Presidente Boluarte non ha mai voluto le lezioni anticipate, perché non vuole lasciare la propria “poltrona”, e per mettere fine a questa crisi politica, basterebbero le sue dimissioni.

Foto di filkaman by Pixabay

Dall’altro canto, un paio di mesi fa, Diana Boluarte aveva precisato che avrebbe lasciato il proprio incarico, non appena fosse stata  scelta la data delle elezioni presidenziali anticipate. E aveva invitato i senatori ad accelerare questo processo.

Le prime proteste in Perù sono scoppiate tra lo scorso Dicembre e Marzo scorso. Dopo che l’ex presidente Pedro Castillo era stato estromesso e arrestato per aver tentato illegalmente di sciogliere il Congresso.

Secondo un’intervista di Gennaio 2023, nove peruviani su dieci vogliono le elezioni anticipate per il 2023, dopo le varie proteste anti-governative che hanno investito il paese per più di un mese, in cui si chiedevano le dimissioni immediate  della Presidente e Dina Boluarte e del suo Governo. Solo il 17% della popolazione approva la leader (fonte: ansa.it).

AO

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