(DIRE) Roma, 13 Lug. – Seconda medaglia per l’Italia ai Mondiali di atletica paralimpica di Parigi. Dopo il successo sui 100 T64 di Maxcel Amo Manu, lo Stadio Charlety della capitale francese celebra una nuova medaglia azzurra questa volta a firma di Assunta Legnante. La pluricampionessa paralimpica sale per l’ennesima volta in un podio iridato, il sesto della sua carriera paralimpica, con la conquista di un prestigioso bronzo nel disco F11. La lanciatrice non vedente dà tutta se stessa per onorare la maglia e apporre il secondo sigillo tricolore a questi campionati. Davanti a lei lo strapotere cinese della primatista mondiale e oro a Tokyo 2020 Zhang Liangmin che vince con un lancio da 38,57 e della connazionale Xue Enhui, d’argento con 37,74.
Il terzo posto della capitana azzurra, che porta il terzo pass per i Giochi del 2024 all’Italia, vale 36,52 metri trovati al primo tentativo. La reazione della Legnante è ad emozioni contrastanti: “Non avevo mai vinto un bronzo, quindi abbiamo messo in bacheca anche quello, non ci facciamo mancare nulla. Non è la mia gara, è quella in cui mi diverto di più, prendendola un po’ più alla leggera. Però ovviamente dispiace perché l’oro è stato vinto con una misura abbordabile. Sono comunque contenta di aver preso la slot per la nazione in vista della Paralimpiade”.
Ma la caccia di Legnante, alle medaglie e alla storia, non si ferma qui perché domenica 16 luglio c’è il peso, la sua specialità: “Paradossalmente questo è il mio anno migliore nel peso dopo tanti anni. Sono riuscita a fare sopra i 15,60 e spero di riprendermi lo scettro almeno lì, anche perché sarebbe il quinto Mondiale a cui partecipo e spero di avere lo stesso risultato degli altri quattro. Non lo nascondo, vado per la manita”.
Grande risultato in pista per la giovanissima Giuliana Chiara Filippi. La 17enne trentina dopo il debutto nel lungo e la nona piazza, si guadagna la finale nei 100 T64 alla sua prima partecipazione iridata e lo fa siglando il nuovo primato nazionale di 14,16, 14 centesimi in meno di quello di Giuseppina Gargano quindici anni fa. Quarta nel suo turno entra con l’ottavo crono utile in un confronto che, più tardi alle 19.35, la vedrà correre con le atlete più forti al mondo: “È stato fantastico, un risultato incredibile che non mi sarei mai aspettata. Le emozioni sono tantissime, non so descriverle. Non so cosa dire se non un grande grazie alla FISPES, alla UniCredit FISPES Academy, all’Italia.
È stato pazzesco, a questa età e al primo mondiale, abbassare un record italiano che non veniva battuto da tanto tempo. Se è vero che per il salto in lungo ero triste, posso dire che è servito per rompere il ghiaccio e mi ha spronata a fare una bella gara nei 100. Non vedo l’ora di correre la finale, dove darò davvero tutto quello che ho”. In serata, alle 19.25, in pista scenderà anche il tanto atteso ‘Trio delle Meraviglie’, formato da Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, per un nuovo assalto al podio dei 100 T63. Dopo circa un’ora sarà il momento per Valentina Petrillo dimostrare quanto vale nella finale dei 400 T12. In chiusura di giornata Riccardo Bagaini proverà a superare il turno dei 400 T47. (Com/Mem/ Dire) 12:59 13-07-23