Ci lascia a 94 anni lo scrittore e saggista ceco naturalizzato francese Milan Kundera, scomparso questa mattina a Parigi. Famoso in tutto il mondo per la sua opera “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, ma non solo, tanti altri suoi libri hanno riscosso un grande successo, tradotti in ben 40 lingue. Il suo genio l’ha reso come uno dei più grandi scrittori del 900. I suoi romanzi sono considerati dei capolavori contemporanei. Non si sa molto della sua vita privata, sempre tenuta lontana dai riflettori, ogni tanto lo scrittore concedeva qualche intervista.
Nel 1969 In Cecoslovacchia le sue opere vennero vietate ,e lo scrittore proibì i diritti di traduzione in lingua ceca. Kundera assieme a sua moglie, si trasferì in Francia nel 1975 dopo che fu espulso dal partito comunista. Nel 1979 gli fu tolta la cittadinanza cecoslovacca in seguito a la pubblicazione de “Il libro del riso e dell’oblio”. Nel 1981, ottenne la cittadinanza francese, grazie al Presidente François Mitterrand. E solo quando compì 90 anni il governo di Praga gli restituì la sua cittadinanza ceca.
I personaggi di Kundera, erano uomini e donne alla continua ricerca di loro stessi, i loro gesti e i loro volti erano segnati dalla pesantezza dell’essere e della società. Alla continua indagine di un cambiamento, ma che non giungeva mai, la loro leggerezza distinta da quella insostenibilità pesante, di quel macigno ricoperto di mistero e di risposte mai date.
AO