Sanità. Schillaci: in Italia uso antibiotici in 2021 calato 3,3% rispetto a 2020

“Ma consumo ancora superiore a molti Stati UE. Impegnati su piano contrasto”

(DIRE) Roma, 11 Lug. – “Sul fronte del consumo di antibiotici, l’ultimo rapporto Aifa indica qualche segnale di miglioramento: nel 2021 in Italia abbiamo avuto un consumo complessivo di antibiotici pari al 3,3% in meno rispetto al 2020, sebbene i consumi si mantengano ancora superiori a quelli di molti Stati europei”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo oggi a Roma all’incontro dal titolo ‘L’antimicrobico resistenza: una minaccia globale’.

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foto di GNS

L’evento, promosso dalla SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, rientra nell’ambito del progetto ‘La sanità che vorrei’, giunto quest’anno alla seconda edizione. “Anche in ambito veterinario- ha aggiunto il ministro- si registra un uso più prudente e responsabile degli antibiotici, dopo l’introduzione della ricetta elettronica veterinaria”. Schillaci ha quindi fatto sapere: “Siamo impegnati a dare attuazione al nuovo Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza – PNCAR 2022-2025, finanziato con 40 milioni l’anno già ripartiti fra le Regioni.

Un Piano che, seguendo un approccio multidisciplinare, in una visione One Health, e promuovendo un costante confronto in ambito internazionale, affronta i tre ambiti prioritari per il contrasto all’antibiotico resistenza: sorveglianza e monitoraggio dell’antibiotico resistenza, utilizzo antibiotici e infezioni correlate all’assistenza; prevenzione delle Ica in ambito ospedaliero e comunitario; uso appropriato degli antibiotici in ambito umano e veterinario”.

Si è poi “già insediata la Cabina di regia, che ha il compito di monitorare e aggiornare il PNCAR nonché di favorire l’applicazione del Piano a livello regionale. Anche il Gruppo tecnico di supporto ha iniziato a lavorare e nel corso di questo mese si riuniranno i vari sottogruppi di lavoro dedicati alla comunicazione, alla cooperazione nazionale e internazionale, e alla sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza”.

Il contrasto all’antibiotico resistenza, secondo il ministro, passa quindi anche “per la disponibilità di terapie antimicrobiche efficaci contro l’AMR e per questo è essenziale investire in ricerca e nello sviluppo di nuovi antibiotici. Così come è necessario promuovere l’uso di test diagnostici rapidi, per migliorare l’appropriatezza prescrittiva”, ha concluso. (Cds/Dire) 13:04 11-07-23

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