(DIRE) Roma, 6 Lug. – “Si diffondono, con incredibile viralità, notizie false e immagini artefatte, che si finisce con il credere vere per quel meccanismo autoconfermativo che fa dipendere l’attendibilità non dalla verificabilità del contenuto, ma dalla quantità di condivisioni ottenute: dalla sua diffusività e non dalla sua intrinseca veridicità”. Lo dice il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione durante la Relazione sull’attività svolta nel 2022.
“Così, ad esempio, relazioni intrattenute sui social possono determinare il coinvolgimento del minore in sfide potenzialmente anche letali, nella cessione di scatti intimi poi utilizzati a fini estorsivi, in incontri pericolosi, non più solo virtuali.
Solo quest’anno, sono stati ben 4.618 i casi trattati dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedofilia Online relativi ad adescamento, pedopornografia e altri reati correlati all’abuso sessuale, tecnomediato, di minori”, conclude. (Uct/ Dire) 11:27 06-07-23