Ucraina. Raid su Leopoli causa morti, Zelensky: seguirà risposta

4 Vittime e 34 feriti, l’ONG Mediterranea: gente terrorizzata

(DIRE) Roma, 6 Lug. – Per la prima volta da mesi, bombe sonoc adute su Leopoli, la città dell’ovest ucraino prossima alla frontiera con la Polonia. Nell’attacco fonti di stampa internazionale riferiscono di 4 morti, 34 feriti e diversi edifici distrutti. Il sindaco ha deciso così di proclamare due giorni di lutto nazionale, mentre il presidente Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram ha assicurato: “Ci sarà sicuramente una risposta al nemico. Una tangibile”.

Foto di Мария Антонова da Pixabay

Mediterranea Saving Humans, che da oltre un anno opera a leopoli per dare assistenza a oltre 2mila profughi, in una nota fa sapere che al momento dell’allarme per l’attacco missilistico è rapidamente sceso nei rifugi. Ma anche dal sottosuolo le esplosioni sono state avvertite in maniera chiara: “Abbiamo capito subito che non era un allarme precauzionale, perché tutti sono scesi immediatamente nei rifugi, e dopo pochissimo abbiamo sentito la prima esplosione” racconta Fabio Temporini di Mediterranea.

“In questo momento a Leopoli- continua Temporini – abbiamo sentito altre due esplosioni in rapida successione e poi una fortissima che ha fatto tremare tutti gli edifici. Stamattina siamo immediatamente ripartiti con le nostre attività come da programma e stiamo facendo le visite normalmente con il nostro ambulatorio medico mobile. Negli occhi delle persone che incontriamo e che visitiamo, raccogliamo l’inquietudine e il terrore. Leopoli ha già subito bombardamenti, ma mai su edifici civili come questa notte. Le persone si sentono sotto attacco”.

L’ONG fa sapere che l’edificio colpito si trova nel centro della città, e conta circa 50 appartamenti, proprio nei pressi del Politecnico dove sono ospitati 300 sfollati che Mediterranea assiste nell’ambito del progetto MedCare for Ukraine, grazie anche al sostegno di Caritas Italiana.

La struttura universitaria ha riportato danni, moltissime finestre dei dormitori sono andate in frantumi, generando il panico tra gli studenti e i profughi ospitati nelle strutture universitarie. Tra pochi giorni, conclude l’organizzazione, arriverà in città la decima missione di rifornimento di aiuti umanitari: dalla Lombardia un team di 10 attivisti e sanitari porteranno rifornimenti per l’ambulatorio medico mobile, con farmaci e presidi sanitari, e aiuti umanitari per i campi profughi. (Alf/Dire) 12:38 06-07-23

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