Sociale. Con SE.PO.PAS giovani NEET Sud oltre logica del ‘Mi scoccio’

Progetto a Napoli, Reggio Calabria e Messina

(DIRE) Napoli, 30 Giu. – “Stando nei territori sia con i servizi sociali, sia con gli sportelli sociali, e con i partner di Napoli, Reggio Calabria e Messina, abbiamo trovato, con difficoltà dato il periodo della pandemia, una trentina di ragazzi per iscriverne poi 25 e portarne alla fine del percorso di due anni più della metà”. Lo spiega Giovanni Laino, vicepresidente dell’associazione Quartieri Spagnoli e coordinatore nazionale di Se.Po.Pas, a margine della presentazione, oggi a Napoli, dei risultati del progetto Se.Po.Pas, selezionato da “Con i bambini” nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, diretta dal presidente Marco Rossi Doria.

Foto di janeb13 by Pixabay

Sono 75 in tutto i ragazzi e le ragazze sedicenni che avevano lasciato la scuola a Napoli, Reggio Calabria e Messina che hanno partecipato al progetto, 50 i neet che hanno portato a termine tutto il percorso. In Italia, soprattutto nel Mezzogiorno, i numeri sui neet fanno emergere che ci sono molti ragazzi in condizione di disagio tra 16 e 19 anni, pochi ma importantissimi anni in cui si lascia la scuola, non si lavora ma non ci si forma. Questa è la base da cui è partito il progetto. A Napoli i corsi, oltre al tirocinio nei diversi luoghi di lavoro, si sono tenuti al Parco Quartieri Spagnoli.

“Non facevo niente, stavo a casa, avevo lasciato la scuola perché – racconta il 18enne Christian – stare seduto in un banco per ore non faceva per me. Con il progetto mi sono formato come persona, ho capito quello che volevo e ho trovato persone che avevano la pazienza di starci dietro e di aiutarci a trovare la voglia di fare le cose”.

“I ragazzi sono cresciuti, sono stati risarciti di quello che gli otto anni di scuola in precedenza non gli aveva dato, hanno imparato – dice ancora Laino – ad avere fiducia in sé, hanno imparato a superare la logica del ‘mi scoccio’. Appena hanno maturato un po’ di queste competenze, le imprese li hanno abbastanza accolti: le tre città sono piene di piccole imprese che hanno a che fare con l’accoglienza e con la ristorazione, anche con l’estetica, e quindi non è stato difficile inserirli grazie alla disponibilità delle aziende a collaborare”.

A Reggio Calabria si è partiti nel primo anno con 36 ragazzi, diventati poi 22 fino a Dicembre del secondo anno e 19 che alla fine hanno seguito il corso e attivato il tirocinio. “Attraverso la realizzazione delle azioni del progetto SePoPass – evidenzia Cristina Ciccone, pedagogista e coordinatrice del progetto in Calabria – abbiamo risposto in maniera mirata e precisa a bisogni reali di ragazzi che vivono in rioni di forte disagio e che non volevano frequentare la scuola. Abbiamo tentato di creare le condizioni per poter dare loro pari opportunità e, quindi, garantirgli il diritto alla crescita e allo studio. Ciò grazie alla sinergia tra le diverse risorse territoriali, ma avendo come valore aggiunto una rete nazionale che si è offerta come contenitore di confronto per mettere a punto buone prassi di intervento nell’affrontare emergenze sociali”. Anche a Messina oltre la metà dei venticinque ragazzi iscritti sta concludendo positivamente il percorso, con prospettive di reale ripresa di alcuni giovani.

La pedagogista Antonia Rosetto Ajello, supervisore della didattica del Polo di Messina spiega come “le attività laboratoriali realizzate per piccoli gruppi hanno consentito ai ragazzi di acquisire consapevolezza delle proprie capacità e una maggiore sicurezza personale. Per altri ancora è stata l’occasione di relazionarsi con adulti e contesti diversi da quelli cui sono abituati: non tutti hanno accettato la sfida del cambiamento. Tuttavia i risultati positivi ci rendono soddisfatti.

Già dopo il primo anno ponte, e ora anche a seguito del tirocinio, qualcuno ha deciso di riprendere il percorso scolastico per conseguire il diploma. Nei prossimi mesi gli interventi saranno ancora più personalizzati e mirati a rafforzare i processi di cambiamento già avviati, facilitando anche l’acquisizione di certificazioni e le relazioni col mondo delle aziende”. (Elm/Dire) 14:45 30-06-23

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