Una settimana fa un’altra tragedia analoga. Lo Sportello dei Diritti: TikTok e i social in genere vietino i video che ritraggono questi atti pericolosi
Ennesima vittima di un “surfista della metropolitana”. Un ragazzo di 14 anni ha perso la vita giovedì dopo essere caduto da un treno della metropolitana del Queens di New York mentre faceva “subway surfing”, appena una settimana dopo la morte di un altro ragazzo in circostanze analoghe. Secondo la polizia, intorno alle 17:30 l’adolescente sarebbe salito in cima al vagone in corsa e sarebbe precipitato dalla carrozza vicino alla stazione sopraelevata di 33rd Street-Rawson Street. Ricoverato in condizioni critiche al Long Island Jewish Medical Center, è poi stato dichiarato morto per le gravi lesioni cerebrali riportate. Esattamente una settimana prima, un altro 14enne di nome Brian Crespo era morto a Brooklyn mentre faceva anche lui subway surfing, ossia cercando di salire in cima ai treni della metropolitana o saltare tra un vagone e l’altro mentre sono in corsa su un treno diretto da Brooklyn a Manhattan.
Le ultime statistiche disponibili per il 2023 dell’MTA mostrano che a febbraio ci sono stati 52 incidenti legati alla navigazione in metropolitana, ossia poco meno di due al giorno. La divisione trasporti del NYPD stila un elenco casuale di centinaia di ‘surfisti della metropolitana’ noti alle autorità e ha contattato le loro famiglie per cercare di dissuaderli dal farlo finora, però, con scarsi successi. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, attribuisce il drammatico aumento all’influsso dei social media nel mondo e ha chiesto che TikTok e i social in genere vietino i video che ritraggono questi atti pericolosi.
Comunicato Stampa “Sportello dei Diritti”