G7 dei Garanti Privacy: elevare standard di protezione per una libera circolazione dei dati

La Vice Presidente del Garante italiano, Ginevra Cerrina Feroni, dà appuntamento al G7 Privacy del 2024 che si terrà in Italia

Si è concluso oggi a Tokyo il G7 delle Autorità di protezione dati. La due giorni ha messo al centro dell’agenda tre aree prioritarie a cui sono stati dedicati altrettanti tavoli di lavoro: libera circolazione dei dati basata sulla fiducia (Free Data Flow with Trust, iniziativa lanciata dal premier Shinzo Abe nel 2019); tecnologie emergenti; cooperazione internazionale nell’applicazione del quadro normativo.  Per il Garante Privacy italiano era presente la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni.

Al termine del G7, i Garanti hanno approvato un piano d’azione basato sulle tre aree prioritarie.

Libera e responsabile circolazione dati

L’incremento dei trasferimenti transfrontalieri dei dati, grazie alle opportunità offerte dal digitale, presenta dei vantaggi, ma pone serie sfide alla protezione dei dati personali e alla privacy. Una circolazione dei dati libera, responsabile e basata sulla fiducia è dunque un obiettivo comune a tutti quei Paesi che condividono valori come libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto. Ed un elevato standard di protezione dati non può che essere un prerequisito per il libero flusso dei dati.

Tecnologie emergenti

Nel riconoscere i benefici derivanti dall’affermazione dell’intelligenza artificiale, dei servizi in cloud o dell’Internet delle cose, il G7 dei Garanti ha evidenziato anche come queste tecnologie, se non controllate, possano causare danni e ledere i diritti e gli interessi degli individui.

Preoccupazioni sono state espresse a proposito del riconoscimento facciale e dell’intelligenza artificiale generativa. A quest’ultima, è stata dedicata una dichiarazione specifica, nella quale sono state ricordate le iniziative in corso da parte delle Autorità di protezione dati e sottolineata l’attività svolta dal Garante italiano nei confronti di ChatGPT. Il documento invita le aziende sviluppatrici dovrebbero a porre attenzione ai requisiti legali e agli orientamenti delle Autorità di protezione dei dati sull’intelligenza artificiale, a garanzia della privacy e della tutela degli altri diritti umani fondamentali. I principi della protezione dati, a partire dalla “privacy by design” e dalla valutazione d’impatto, dovrebbero infatti essere integrati nella progettazione e nel funzionamento delle tecnologie di AI generativa.

Cooperazione

Le Autorità del G7 hanno infine riaffermato la necessità della cooperazione internazionale e l’impegno a migliorarla per proteggere in maniera sempre più efficace i diritti e le libertà delle persone e offrire un quadro coerente alle imprese.

“Siamo fortemente impegnati a rafforzare la nostra cooperazione, affrontare le sfide identificate nelle tre aree prioritarie, adempiere alle nostre responsabilità e delineare il percorso verso un elevato livello di protezione dei dati e privacy”, ha commentato la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni, dando appuntamento al G7 Privacy del 2024 che sarà organizzato dal Garante italiano.

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