Serata conclusiva del Progetto “Leggendo leggendo – Incontri di promozione alla lettura” ideato e coordinato da Matilde Bartolo all’Accademia del Tempo Libero, presieduta da Silvana Velonà.
Durante l’incontro, Antonia Rigo Festini ha analizzato, dal punto di vista storico-letterario, la storia della canzone napoletana che si intreccia in maniera indissolubile alla storia di Napoli e alle sue contraddizioni, ne porta insita l’eredità misteriosa del canto e affonda le sue radici nell’antica tradizione classica.
Dai poeti plebei, ai posteggiatori, alla Piedigrotta tante sono state le opportunità di diffusione della canzone napoletana che, come spiega Antonia Rigo Festini, trova la sua espressione, prima, nelle canzoni popolari, canti spontanei che hanno accompagnato momenti di lavoro oppure di vita familiare, come il canto delle lavandaie del Vomero, e poi, alla canzone nobile espressione di stati d’animo dell’autore oramai sempre accompagnato da uno strumento musicale come la chitarra, il mandolino, tamburi, tammurrielli, caccavella, colascione e triccheballacche.
Donizetti, Puccini, Mercadante, Bellini, Rossini intrecciarono rapporti di amicizia e collaborazione con gli autori della canzone napoletana e si lasciarono ispirare dai suoi ritmi. E così dopo un breve cenno alle produzioni di Capurro, Gambardella, Salvatore Di Giacomo, Vincenzo Russo, Edoardo Nicolardi autori delle celeberrime canzoni oramai note in tutto il mondo, Rigo Festini è passata ad analizzare la figura di Antonio De Curtis e a leggere e parafrasare alcuni testi del grande Totò per rintracciare i motivi e gli artifizi letterari propri della tradizione partenopea.
La serata conclude un percorso che ha visto i soci dell’Accademia del Tempo Libero impegnati in letture e analisi di testi di vario genere, dalla narrativa, ai saggi, ai miti e alle canzoni, nella consapevolezza che la lettura, in ogni sua forma, contribuisce a migliorare il benessere di ciascuno, indipendentemente dall’età.