L’animale è stato poi ucciso. Attacco classificato come “di natura predatoria” ed estremamente insolito
Nelle prime ore di Venerdì mattina si è verificato un tragico incidente nei remoti boschi di Grum Creek, Arizona, Stati Uniti. Un uomo di 66 anni è stato ucciso da un orso bruno mentre beveva il suo caffè mattutino in un campeggio. L’uomo, identificato come S.J. di Tucson, è stato attaccato da un orso nero maschio e trascinato per circa 20 piedi lungo il pendio poco prima delle 8 del mattino, secondo un testimone e un’indagine preliminare dell’ufficio dello sceriffo della contea di Yavapai.
I vicini terrorizzati, sentendo le urla di Jackson, hanno cercato di intervenire gridando e suonando il clacson della loro auto. Ma l’orso non ha lasciato andare la sua vittima. Alla fine, un coraggioso vicino è riuscito a sparare all’animale con un fucile mentre “mangiava” J. Ma per il 66enne ogni aiuto è arrivato troppo tardi, aveva già ceduto alle gravi ferite riportate.
In una dichiarazione, lo sceriffo D.R. ha espresso le sue più sentite condoglianze alla famiglia del defunto e ha sottolineato la tragedia della situazione. Le autorità, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono sconcertate poiché l’attacco è classificato come “di natura predatoria” ed estremamente insolito.
Questa zona ha visto solo un altro attacco mortale di orsi dagli anni ’80. È interessante notare che non sembravano esserci fattori scatenanti, come cibo o luoghi di cottura, nelle vicinanze della capanna di Jackson che avrebbero potuto provocare l’attacco. D.T., supervisore sul campo, ha dichiarato alla stampa che gli attacchi degli orsi sono spesso legati al cibo.
Tuttavia, finora non è stato trovato nulla di insolito in questo caso. Secondo i resoconti dei media, l’orso nero era sano e non mostrava segni di malattia. I residenti locali possono tirare un sospiro di sollievo poiché l’orso è stato ucciso. Tuttavia, è stato ricordato al pubblico che sparare agli orsi è illegale a meno che non vi sia una minaccia imminente.
c.s. – Sportello dei Diritti