La Squadra Mobile della Questura di Lodi ha scoperto e denunciato alla Procura della Repubblica di Lodi quattro giovani lodigiani resposanbili di aver devastato e derubato l’istituto comprensivo di Brembio.
Si ritiene che gli stessi abbiano rubato del materiale informatico, in seguito bruciato altro materiale scolastico e, inoltre, sfondato una parete in cartongesso, distruggendo le macchinette del caffè. Un accanimento immotivato nei confronti dell’istituto comprensivo di Brembio. I fatti sono accaduti nel weekend del 24 e 25 marzo. Gli stessi ragazzi avevano tentato di accedere abusivamente una prima volta senza riuscirvi il 24 marzo. Successivamente sono tornati in azione facendo sparire 10 tablet, 7 pc e 2 router, lasciando a casa 220 alunni tra primaria e medie a causa delle condizioni in cui hanno ridotto l’istituto, imponendone la chiusura obbligata.
L’individuazione dei responsabili è avvenuta grazie al rinvenimento e sequestro di parte della refurtiva nei confronti di un ragazzo di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia. All’interno della sua cantina venivano rinvenuti parte del bottino asportato dalla scuola di Brembio, venivano sequestrati 6 pc e 5 tablet, e di fronte all’evidenze sulla provenienza del materiale all’autore del reato non restava che ammettere le proprie responsabilità e confessare il fatto.
Una volta individuato un altro dei complici, un giovane lodigiano di 19 anni, il muro di omertà è crollato, consentendo l’identificazione di altri due partecipanti, coetanenei residenti nel lodigiano, che hanno preso parte al raid. Alcuni di questi si sono pentiti mentre altri hanno negato ogni responsabilità.
I presunti responsabili del reato venivano tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Lodi.
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/it/Lodi/articolo/118064897af21874a205544150