Deciso il Lutto Nazionale per commemorare la morte di Silvio Berlusconi, è la prima volta che viene concesso ad un ex Presidente del Consiglio. Molti dei suoi avversari politici o sarebbe meglio a questo punto chiamarli nemici stanno storcendo il naso. Ma è tutto previsto dalla legge dello Stato. E’ sicuramente un segno di affetto e di rispetto verso chi ha contribuito alla storia economica, politica, sportiva e culturale del Paese negli ultimi 50 anni. Bene ha fatto il Governo a deciderlo.
In base alla legislazione vigente la proclamazione del Lutto Nazionale è deciso dal cerimoniale di Stato valevole anche per gli ex Presidenti del Consiglio e gli ex Presidenti della Repubblica.
Nel giorno di Lutto Nazionale si devono tenere le bandiere a mezz’asta sulle facciate di tutti gli edifici pubblici. Mentre alle bandiere nell’interno degli edifici devono essere aggiunte due strisce di velo nero.
Ovviamente impegni di Governo cancellati per tutta la giornata. Le attività commerciali possono o no tenere le serrande abbassate a discrezione dei proprietari
I funerali di Stato sono regolati dalla legge della Repubblica Italiana n. 36 del 7 Febbraio 1987, la quale all’articolo 1 prevede che: “sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa“.
Il cerimoniale prevede gli onori militari al feretro durante l’entrata e successivamente nel momento dell’uscita dalla chiesa da parte di 6 Carabinieri in alta uniforme. A decidere è comunque un Ufficio della Presidenza del Consiglio che gestisce il cerimoniale di Stato.
Fabrizio Pace