(DIRE) Roma, 22 Mag. – Ecco la bozza del decreto sulle telecomunicazioni, un provvedimento che vale poco più di un miliardo e mezzo di euro. Tra le misure, gli incentivi agli operatori per passare a reti di rame alla fibra, e poi norme sui contratti di espansione e l’aggregazione delle imprese. Si va vero l’innalzamento dei limiti delle emissioni elettromagnetiche. “Entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto si provvederà ad innalzare i valori di riferimento nelle zone ove si renda necessario, a seguito di un’attività di monitoraggio”.
La relazione illustrativa ricorda che in Italia attualmente il limite per le reti è fissato a “6V/m” e potrebbe rimanere “sempre ben al di sotto del limite europeo di 60V/m, ad esempio 30V/m”, garantendo così “il miglioramento della qualità del servizio fin da subito, con effetti positivi sui cittadini in termini di voce e dati, riducendo l’impatto economico sugli operatori e la proliferazione di antenne sul territorio. Il 62% dei siti esistenti nelle aree urbane è risultato non aggiornabile al 5G a causa dei limiti di emissione”. (Lum/ Dire) 18:02 22-05-23