Maltempo. Migliora situazione in Romagna, 1.000 interventi di 300 pompieri 

Nella Bassa Ravennate 50 persone evacuate, altre 9 sgomberate a Sesto Imolese

Foto di ChristopherPluta by Pixabay

(DIRE) Ravenna, 4 Mag. – La situazione sta lentamente tornando alla normalità in Romagna dopo le piogge dei giorni scorsi che hanno causato frane, allagamenti e anche due morti. I 300 vigili del fuoco al lavoro, con rinforzi giunti da Veneto, Lombardia, Toscana, hanno fin qui effettuato un migliaio di interventi tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Più nel dettaglio, nel ravennate stanno operando a Faenza, Massa Lombarda, Conselice, Castel Bolognese, aree in cui permane l’acqua tracimata dal fiume Lamone e dai suoi affluenti. Grazie al meteo la situazione risulta migliorata, anche se resta lo stato di allerta per rischio idrogeologico e idraulico a causa dell’attuale fragilità di terreno e argini dei corsi d’acqua. Nella notte il maggior numero di interventi è stato svolto nella parte bassa della provincia, tra Bagnacavallo, Boncellino e Villanova di Bagnacavallo, dove le squadre in assetto alluvionale hanno evacuato dalle loro abitazioni circa cinquanta persone.

Nel bolognese, nella notte, con l’utilizzo di mezzi di movimento terra sono state liberate da fango e detriti alcune strade tra Monzuno e Pianoro, mentre nove persone sono state evacuate a Sesto Imolese. Dal mattino motopompe e tre idrovore provenienti dai comandi di Modena, Parma e Ferrara hanno iniziato le attività di prosciugamento tra Castel San Pietro, Medicina e Imola. Le pale meccaniche sono in azione per il ripristino della viabilità anche in provincia di Forlì Cesena, dove squadre dei Vigili del fuoco hanno operato fino a tarda sera nelle zone di Dovadola e Modigliana.

Sul fronte della viabilità Anas annuncia che è riaperta al traffico la via Emilia a Castelbolognese, in provincia di Ravenna, precedentemente chiusa a causa della piena del fiume Senio. Permangono invece i sensi unici alternati lungo la statale della Futa a Loiano nel bolognese e lungo la statale Tosco Romagnola a Dovadola, nel forlivese, dove il personale Anas prosegue con le attività di rimozione del materiale franato e il monitoraggio dei versanti. Sono state riaperte al traffico già dal pomeriggio di ieri sia l’Adriatica a Mezzano, nel Comune di Ravenna, che la Trasversale di Pianura a Medicina, nel bolognese. In Romagna rimangono comunque diverse criticità e l’Unione bassa Romagna raccomanda di non recarsi per nessuna ragione in prossimità dei fiumi, sopra agli argini e nelle zone colpite dagli allagamenti.

Nel Comune di Russi, provincia di Ravenna, il livello del fiume Lamone è rientrato nella golena ma la crepa prodotta si sta via via allargando ed allungando. È in corso la mappatura degli argini e si sono prodotte anche altre crepe, seppure meno vistose. Di certo l’area in questione dovrà franare. Da qui il divieto di salire sull’argine dalla via Madrara fino al Ponte di ferro. Anche a Bagnacavallo sono in corso gli interventi di tamponamento della falla sul Lamone e nella notte l’allagamento si è esteso verso l’abitato di Villanova, coinvolgendo via Cocchi tra il Fosso Vecchio fino all’altezza di via Aguta.

La situazione più critica riguarda la viabilità, in quanto l’acqua rende particolarmente pericolose le strade. L’invito alla cittadinanza è di prestare la massima attenzione e rispettare i divieti di circolazione, limitando gli spostamenti ai casi di necessità. La San Vitale-via Albergone è ancora chiusa alla circolazione sul ponte sul Fosso Vecchio. (Som/ Dire) 10:27 04-05-23

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