(DIRE) Roma, 3 Mag. – L’Aula del Senato ha approvato il DDL sull’avocazione indagini per delitti di violenza domestica o di genere. I sì sono stati 113, nessuno contrario e 28 astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera. La relatrice senatrice Stefani (LSP-PSd’Az), nell’illustrare il provvedimento, ha ricordato che il termine dei tre giorni per l’ascolto della persona offesa è stato introdotto dal cosiddetto codice rosso (legge n. 69 del 2019), che ha inteso riservare ai procedimenti per delitti di violenza domestica e di genere un trattamento preferenziale connotato dalla massima celerità nella valutazione delle denunzie al fine di garantire una tempestiva tutela alle vittime. Il codice rosso ha imposto al pubblico ministero di ascoltare la persona offesa, o assumere informazioni da chi ha denunciato tali fatti, entro tre giorni, tuttavia nella prassi tale termine risulta spesso disatteso.
Il provvedimento si propone quindi di ovviare all’eventuale inerzia del pubblico ministero designato, prevedendo il tempestivo intervento della autorità giudiziaria superiore. L’articolo 1 introduce una nuova ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del procuratore generale presso la Corte d’appello quando il pubblico ministero – nell’ipotesi in cui si proceda per delitti di violenza domestica o di genere – non assuma, entro il termine di tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, informazioni dalla persona offesa o da chi ha presentato denuncia, querela o istanza.
L’articolo 2 prevede che la segreteria del pubblico ministero debba trasmettere ogni settimana al procuratore generale una serie di dati relativi ai procedimenti per i delitti di violenza domestica nei quali non sono state assunte informazioni dalla persona offesa e da chi ha presentato denuncia, querela o istanza entro il termine di tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato. (Red/ Dire) 13:39 03-05-23